23o TAVOLA XLVIL
vato ancora, e più intero è F edifizio , di cui per altro i
colori corrifpondono a quelli del compagno defcritto nella
Tavola precedente : la /affitta , che qui fi vede, e ivi man-
ca i fofienuta da quattro colonne verdi con cornicione
bianco, è gialla : ficcome gialla è F altra Soffitta, da cui
pende un fedone verde con najìro rojfo : il cornicio/ie di
man delira, appoggiato a due colonne verdi con due tra-
mezzi gialli , ha il fondo rojfo , e gli ornamenti bianchi \
il di fotto, dove appoggiano le colonne, e dove fi vedono
molte aperture in prospettiva, è di un color ofcuro, che
dà nel rojjaftro,
altro pezzo CS5 è affai perduto nel campo : il Giovane
Jeduto è di una carnagione forte : ha poca barba o lanugi-
ne , e i capelli color caftagno , corti , e ricciuti ; e una
corona di lauro fa') : il panno, che gli refta fotto al braccio
deftro, è color di lacca : dietro fi vede un fajfo , e por-
zione di un tronco d' albero \ e preffo a quefto parte di
una figura, di cui comparifce folo F abito a color di lacca,
L' altra figura di carnagione calda ha i capelli biondi,
e inanellati : Y abito è giallo *, e par che tenga colle dita
della mano finiftra qualche cofa, che più non fi difìingue.
Accanto a quefìa figura fi vede un altro tronco <Xalbero.
(3) Nella Caffi. K MCXXIII. Fu trovato quejlo Bacchiche, fi potrelle formar qualche fofpetto, de an-
intonaco nella fieffa fìanza , ove erano le due altre che a funzione Bacchica quejlo apparieneffe : ne il
pi ecedenti, nello fiteflò mefi d'Acrile del 1762. lauro era così proprio di Apollo , che non conveniffe
(4) Sembrò ardita qualunque congettura , che fi anche a Bacco, di cui dice /'Inno Omerico in Bacch.
vohjìè arrljchiare su quejlo frammento, in cui ficco- , wt dd(pi>y} 7i£7:viiaQ(j.èvog 1
me è cffii verifimile che vi fopro altre figure ; ad- e(Jera » e & alloro coronato.
dttamh ciò V azione del giovane fedente , che tiene Se pi voglia fiarfi alla proprietà di quejla corona ,
lo Jgua'do ffo e la mano Jìefa verfo la parte man- potrebbe crederfi un poeta ; e dirfi, che qui fi rap-
cante dell' intonaco : coti è chiaro , che il tempo ne prefentava forfè azione appartenente a dramatica poe-
ha tolto ancora quel che dovea lo fieffo giovane tene- fia , Vi fu anche chi pensò a qualche vittoria ginna-
si? in mano , onde foteffe efjere indicato il diflint ivo ftica ; prendendo le frondi della corona per oliva piuU
j>er conofcerlo. Ad ogni modo dal faperfi, cV era que- tqjlo, che per alloro . Ma tutto quel che potrebbe dir.
Jlo intonaco unito a quelli , che rapprefentaao cofe fi, remerebbe fempre nell' incertezza -
TAVOLA XLVIII.
vato ancora, e più intero è F edifizio , di cui per altro i
colori corrifpondono a quelli del compagno defcritto nella
Tavola precedente : la /affitta , che qui fi vede, e ivi man-
ca i fofienuta da quattro colonne verdi con cornicione
bianco, è gialla : ficcome gialla è F altra Soffitta, da cui
pende un fedone verde con najìro rojfo : il cornicio/ie di
man delira, appoggiato a due colonne verdi con due tra-
mezzi gialli , ha il fondo rojfo , e gli ornamenti bianchi \
il di fotto, dove appoggiano le colonne, e dove fi vedono
molte aperture in prospettiva, è di un color ofcuro, che
dà nel rojjaftro,
altro pezzo CS5 è affai perduto nel campo : il Giovane
Jeduto è di una carnagione forte : ha poca barba o lanugi-
ne , e i capelli color caftagno , corti , e ricciuti ; e una
corona di lauro fa') : il panno, che gli refta fotto al braccio
deftro, è color di lacca : dietro fi vede un fajfo , e por-
zione di un tronco d' albero \ e preffo a quefto parte di
una figura, di cui comparifce folo F abito a color di lacca,
L' altra figura di carnagione calda ha i capelli biondi,
e inanellati : Y abito è giallo *, e par che tenga colle dita
della mano finiftra qualche cofa, che più non fi difìingue.
Accanto a quefìa figura fi vede un altro tronco <Xalbero.
(3) Nella Caffi. K MCXXIII. Fu trovato quejlo Bacchiche, fi potrelle formar qualche fofpetto, de an-
intonaco nella fieffa fìanza , ove erano le due altre che a funzione Bacchica quejlo apparieneffe : ne il
pi ecedenti, nello fiteflò mefi d'Acrile del 1762. lauro era così proprio di Apollo , che non conveniffe
(4) Sembrò ardita qualunque congettura , che fi anche a Bacco, di cui dice /'Inno Omerico in Bacch.
vohjìè arrljchiare su quejlo frammento, in cui ficco- , wt dd(pi>y} 7i£7:viiaQ(j.èvog 1
me è cffii verifimile che vi fopro altre figure ; ad- e(Jera » e & alloro coronato.
dttamh ciò V azione del giovane fedente , che tiene Se pi voglia fiarfi alla proprietà di quejla corona ,
lo Jgua'do ffo e la mano Jìefa verfo la parte man- potrebbe crederfi un poeta ; e dirfi, che qui fi rap-
cante dell' intonaco : coti è chiaro , che il tempo ne prefentava forfè azione appartenente a dramatica poe-
ha tolto ancora quel che dovea lo fieffo giovane tene- fia , Vi fu anche chi pensò a qualche vittoria ginna-
si? in mano , onde foteffe efjere indicato il diflint ivo ftica ; prendendo le frondi della corona per oliva piuU
j>er conofcerlo. Ad ogni modo dal faperfi, cV era que- tqjlo, che per alloro . Ma tutto quel che potrebbe dir.
Jlo intonaco unito a quelli , che rapprefentaao cofe fi, remerebbe fempre nell' incertezza -
TAVOLA XLVIII.