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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 6): Statue — Neapel, 1771 [Cicognara, 2645-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3710#0008
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IV

PREFAZIONE.

è qucfìa un prodotto delle fcamzioni di Ercolano, o de*
fuoi contorni , ma fu ritrovata nell ' Ifola dell ' Elba
sul confine del territorio del Rio tra Longone, e Porto-
ferrajo ^. La circqftanza del luogo , doze era , e molto
pili il lavoro ^ , /' abito (4) , e le fcarpe ^ dimojìrano
chiaramente , che fta co/a Elrufca : ma non e facile al-
trettanto il determinarne il fignificato . E" molto verifi-
mile , che fia un Idolo -, e tale , che corrifponda al luo-
go , dove fu ritrovato . Si crede , che gli abitanti deirEì-
ba, detta da Greci Etalia, e da' Latini Uva ^ , vi fof-
fero pajati dalla vicina Città di Populonia ^\ e che que-

Jìa

(2) Era quefio il fanwfo Porto Argoo , il quale
credeafi così detto dalla nave Argo, per effervifi gli
Argonauti nel loro viaggio fermati per qualche tempo :
Diodoro IV. 56. Strabene V. p. 224. Arifiotele de
Admirand. p. 1160. Apollonio IV. 658. e altri prefi
fo il Leopardo Emcnd. XIII. 3. e 7 Cluverio Ital. II.

P- 5°3-

(3) Offerva il Gori (Muf.Etr. To. I. p.^27. ) che
le più antiche fatue Etrufche fi accofiano molto alle
Egizzie ; e per lo più fin luvuolte in un alito lungo,
che ciwge grettamente il corpo ; colle munì jreriderti"1 , 0
poco difiaccate dal fianco ; celle dita unite , e /propor-
zionatamente lunghe ; co' piedi congiunti , 0 poco fepa-
rati , e coverti per lo più con calcei, nel che differi-
rono dall' Egizzie , che hanno i piedi quafi fem-
ore nudi .

(4) Si vede ne' vafi, e in altri monumenti Etru-
fei , che la toga era abito proprio dei Tofcani ; e no-
ta Demflero ( Etrur. Reg. III. 40. ) che la toga pi&a
( la quale dice Floro I. 5- e Macrobio I. Sat. 6. che
da' Tfichi pafisò a' Romani ) era così detta da'lavori,
di cui era adorna , come qui fi vede. OJferva poi il
Buonarroti ( Append- al D enferò §. 33. e ne' Vetri
p. 158. ) che la toga de' Tofani -, come anche quella
de' Romani a principio , era un panno Jlretto , ed aper-
to a modo di pallio (fecondo V opinione anche del Ru-
tenio, eh' è la più fieguitata ) ; e fi ravvolgea intorno
al corpo in tal maniera , che lafciando libero il brac-
cio , e la fpalla defira girava sulla fpalla fin/fra . Si
veda anche il Gori Muf. Etr. To. I. p. 12.

(5) Delle crepide , 0 fandali Etrufci , che fi lega-
vano con Jlrifce di cuojo , e de' coturni , che anche
ufavanfi da' Tofcani con fimili legami , fi veda il
Demfiero Etrur. Reg.III.32. e 34. e'I Gori he. p.9.

(6) Plinio III. 6. Uva cum ferri metalli? , cir-
cuitu centum mìllium , a Populonia decem; a Grae-
cis Aethalia dièta .Stefano ( in Ai'6ci?iY] ), e Diodoro(V.
13-) fpiegano ano t3 ccidocPiH ,dalla fuligine , 0 fia dal
v-ero , che produce il fumo ; perchè, come foggiunge Dio-
doro , vi erano in quell'Ifola delle molte fornaci, in cui

fi cuoceano le pietre ferrigne , e riduceanfi a modo di
fpume dì ferro, delle quali fi facea un gran traffico.
Strabone ali' incontro (V. p.223. ) e Varronc {prejfo Ser-
vio Aen. X. 173.) dicono, che fibbene nell'Elba na-
fca il ferro , non vi fi può ad ognimodo lavorare , ma
dee trajportarfi in Populonia per porfi nelle fornaci,
e ridurfi in mafie . Mota anche lo fiejfo Strabone , e
Plinio preffo le fiefi'o Servio , che nelle fiejfe fiavazioni
di quell' Ifola , donde fi eftrae il ferro , dopo qualche
temi'» vi «*»•»/£<*.< <--./ ^trtftoteh { de Admir. p. 115 3• )
aggiunge , che prima nell' Elba enmvi le miniere di
rame , e che quegli abitanti aveano tutti i loro uten-
fili di rame ; ma che dopo . ceffata il rame cominciò
nelle fiejfe cave a produrfi il ferro. Onde ingegnofa-
mente , e con fomma felicita il noflro Canonico Maz-
zocchi nella Differtazione sull' origine de' Tirreni
( ch'è la I. del III. Forno delle DifTertazioni dell'Acca-
demia, di Cortona ) Diatr. VII. §. Ili. e nello Spicil.Bibl.
To. I. p. 71. fa vedere, che tanto è in greco AìOxPj'cc,
0 Aidd?:/i , quanto in latino, 0 fia nell'antico Etru-
feo ,Ilva, derivandola da ?hy Ahh, che oltre all'ordi-
nario fignificato di montare, dinota anche accendere.
Del refto dell' abbondanza del ferro nell' Elba parla
anche Virgilio l. c. Silio Italico VII. 616. Rat ilio
Itiner. v. 351. e fegg. egli altri prejfo Cluverio 1. c.
E" naturate, che gli abitanti di Populonia fituata nel
lido del vicino continente oppiofto all' Elba, pajfajfero in
quella Ifola. L'ufo , che faceano del ferro delle mi-
niere dell'Elba, moflra chiaramente il dominio, che ne
aveano. Altro argomento potrebbe anche trarfi da quel
che dice Virgilio X. Aen. 170. dì Abante,che dominava
nell'uno , e fieli'altro luogo: dove chiamafi anche Po-
pulonia mater , forfè appunto rìfpetto ad Uva , che
fiegue : quantunque Servio lo /pieghi diverfamente.
Generalmente dice Diodoro V. 13. che i Tofcani s'im-
padronirono di tutte le Ifole vicine .

(7) Servio Aen. X. 172. quidam Populoniam poft
XII. populos in Etruria conftitutos, populum ex in-
fula Coriica in Italiani veni Me , Se condidiffe dicunt:
ii Populoniam Volaterranorwn coloniam tradunt :

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