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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 6): Statue — Neapel, 1771 [Cicognara, 2645-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3710#0083
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6?

TAVOLA XVIII.

Tom.ÌL Bron,

L Giovanetto efpreffo in quefìo bron*
zo W di buon lavoro , nudo ^ tut-
to *, e col folo elmo in tefta, femplice,
e fenza ornamento alcuno ^ % e colle
mani fituate in modo ^ che moftrano
aver tenuta filetta qualche cofa , e for-
fè un' afta w : può dirli verifimilmen-

I te

(ì) Fu ritrovato in Portici a 22. di Gennaro
dell'anno 1746.

(2) Giovanetto ancora , e tutto nudo ( portando fol-
lante fofpefa dal finiftro Ir accio la clamide ) fi vede
Marte nella Tavola II. del Tomo IV. delle Pitture:
e nudo in tutto fi offerva anche fpejfo nelle medaglie.
Si è già ojfèrvato altrove , che Luciano Deor. Di al.
XV. 3. chiama Marte ysvvato'j vsxviav, valorofo gio-
vanetto . Si véda la nota (4) s

(3) Di quefta forta d'elmi, detta da Omero IL k.
v. 258. utyxt.og rs itoti u?io(pog , fenza cono e fenza
eretta, fi veda la nota (2) della Tavola LXXV. del
Tomo L Bronzi; dove fi è ojervato, che può cor-
rifpondere alla Callide, 0 CafTìla de'Tofcani; l'origi-
ne Caldaica della qual voce può ojfervarfl nella Giun-
ta all' Etimologico del Voffio . 'Del reflo da Efebi lo
Sept. Theb. v. 108. è diflinto Marte col folo nome
di •yJ}uao7rp.n^ Sui\t.w, Nume dall'elmo d'oro.

(4) Era così propria i' afta dì Marte , che da'Roma-

ni era adorato fitto quella figura , come dice Varrone ri-
ferito da Clemente Adeffandrim Protrept.p. 30. e fi veda
anche Macrobio Sat.I.io. anzi perchè da'Sabini l'afta di-
ceafi Curis, ebbe quindi Marte il nome di Quirino : Ser-
vio Aen. I. 292. ed un'antica Ghffa riferita dal Vojftà
Etym. in Enfis dice: B'vud?iiog , quirinus : così anche
'Plutarco in Rom. p. 36. e OjJ- Rom. p. 285. Con più
diftinzione Dionifio JLlicarnqflh II. Ant. Rom. p. 112.
fcrive : ròv S' E'wdAto» ci Eotf&m „• xaì irap' s'xst'-
vw ot ?'o![xoc7oi /xadónsg , Kupivoy òvofidZpaiv ,
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rd Suolv rxTTSodcu §zì[jlóws nòPièjiizav td ÒVÓfttt-
Tot : V Eni aliò , i Sabini , e i Romani , che da elfi
l'apprelero , lo chiamano Quirino; non fapendo elfi
dir precifamente, fe fia Marte , ó altro, che abbia
gli fteffi onori di Marte ; poiché alcuni dicono 4 che

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