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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 7) — Neapel, 1779 [Cicognara, 2645-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9170#0182
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i7o TAVOLA XXXIX.

bacile , che fembra vuoto ^ \ ed è in atto di correre,

0 di ballare . Potrebbe anche quefta crederli una Mini-
era di Bacco (*) -, Te pur non voglia dirli femplicemente
una ballerina (5).

plegarvelo ( fi veda Spanemio a Callimaco H. in Pali, ballo convengono ancora alle Baccanti ( Euripide

17. e 31. ) • -dncbe alle Baccanti , come fi è già Bacch. 148. Luciano de Salt. 22. ) ; e In Sparta vi

avvertito , conveniva sì fatta maniera di ravvolgere erano undici donzelle dette Dionifìadi , le quali nelle

1 capelli, per potere (come dice di Bacco ftejfo Seneca fefts di Bacco faceano la conte/a del cor/o detto endrio-
Cedip. 415- ) na ( Bfichlo svfyiùaQ , e Sioyuaiccdsg; e Paufania III.

Spargere effufos fine lege crines , l3- ) ' anzi il lallo era così proprio degli orgii , e

Rurlus adducto revocare nodo, facea una parte così importante de'/acri mljleri nelle

Ne' monumenti Etrufci così fi vedono per lo più le iniziazioni, che quel, che divulgavano , e tradivano

donne , 'fpectalmente nelle funzioni di Bacco ( lìemfl. il facro fecreto , dlceanfi èfypysio'Qcu , eforchijlare ,

Etr. Reg. To. I. p. %. e Tav. 16. 17. 20. 26. 27. ballare fuor del facro coro {Luciano Le. 15. ove i

29- 33* 34* 35- e altrove ; e Muf. Etr. Tav. 163. Cementatori , e 7 Normanno ad Arijìide xctTot T$P

<? 164. ) . èfypyPldvUV P-589. e fegg. To.II. del jtcU ) .

(3) E" noto, che nelle fefle di Bacco fi portava- (5) Della nudità delle ballerine fi è parlato al-
no lances , ìj liba ( Virgilio IL Georg. 394. ) , e trove , e può uederfi tra, gti altri .Ateneo ( IV. p. 129.
ne' Baccanali Etrujct fpeffo fi vedono donne con lanci, .XIII. p. 607, ). Anche le vergini Spartane ballavan
patere , e vafi fimi li al qui dipinto ( Demfi. i. c, nude col giovani nudi nelle pubbliche fefle ( Luciano
Tav. 13. 20. 26. ) . 1. c. 12. Ateneo XIV. p, 678. Plutarco Lyc. p. 47.

(4) La nudità delle donne nelle fefle di Bacco e altrove ) ; ed eravì tra gli altri balli delle vergi-
non folamente fi offerva , quando fono efpreffe nell'atto ni Spartane la bibafi , nella quale dovean coi calca-
dei furore ( Montfaucon To. I, Tav. 165. Marni.Tau- gni toccar le parti del federe ( Polluce IV. 104. ).
rin. p. 69. ) ; ma anche nelle funzioni ferie come in E' da notarfi quel che preferivo Piatone ( deLL. VH.
un vafo Etrufco ( Demft. Tav. 14. ) rapprefentante p. 630. ) che le donzelle fi deoono avvezzare a lal-
forfè l'iniziazioni ai mif eri, fi vede una donna nuda, lar con qualche cofa in mano, non già ksvouq %spsìv,
che offenfee il vaglio miftico ad una figura fedente colle mani vuote. Infatti il calatifmo, la pinacide,
anche feminuda col tirfo in mano : e in una gemma il cernoforo , erano fpecie di lall'i, ne' quali fi por-
(Agofini P. II. Tav. 27.) fi vede una donna fimi- lavano in mano caneftrini, tondini, bacini , 0 altri
le alla qui dipinta e ne' capelli così ravvolti , e nel vafi fimlll (Ateneo XIV. p. 629. Efichlo 7t(V<xxid&e,
panno così pojlo , che la lafcia feminuda , in atto di Polluce IV. 103., e può vederfi il Meurfio in Orch.
far delle offerte ad un Bacco , 0 Priapo che fia , il in 7tivdxi$S£, e ànccKiyog).

quale porta un rirfo sulla fpalla. Il corfo poi , ed il

TAVOLA XL.

V
 
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