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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 7) — Neapel, 1779 [Cicognara, 2645-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9170#0405
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I

N

D

I

C

395

E

DELLE COSE NOTABILI.

A

A'Xi'rmg , così defcritti i Filofbfì , e i
Candidati i p. 234. col. i.
Acqua marina, e acqua dolce per ufo de'
bagni. V. Bagni. Acqua media di Ca-
fìellamare , la fìefla che la dimìdìa di Plinio,
p. 386. col. 2.
Acqua lufìrale , colla quale fi afpergea da* Sacer-
doti chi entrava nel tempio, p. 308. n. 7.
h'atM , Actae, i luoghi ameni , anche dittanti
dal mare. p. 386. n. 31. p. 387. col. 1. A'ktcì-
Z,eil>, per banchettare , lujfereggiare . ivi .
/i'sTuiAct, il faftigio del tetto, p. 308. col. 1. per-
chè così detto. ivi .
Agnello portato in giro delle mura di Tanagra in

onor di Mercurio, p. 247. n. 3.
Agofto. mefe. come yappreSentato. p. 26. n. 6.
A/'fToc, in fignificato di augurio, p. 343. «. 2.
Aiyig, così detta propriamente la pelle di capra.
p. 13. n. 3. AtytSsg, perchè così dette le tem-
perie, ivi. Aìyìg la corazza. V. Egide .
Alia del giorno, come dipinta, p. 69. 70. detta
Matuta da' Latini. p. 69. n. 5. e Leucothea
da' Greci. ivi .
Alberi dedicati alle Deità, p.288. nella n. 3. e per-
ciò ornati di tenie, e detti Sacrivi. ivi. Cul-
to di detti alberi profcritto da'Concilii. ivi.
Julius in lignificato di chiaro, lucente, p. 70. coli.
Ale date a quafì tutte le deità maggiori, p. 69.
«. 2. come anche alla Notte , all' Aurora , all'
Iride, ivi. e p. 119. n. 3. a Pomona. p. 185.
« 3. ad Amore, p. 33. n. 3. p. 37. «. 3. a
Bacco. p. 62. n. 4.
Ale di farfalla, proprie di Pfiche. p. 81. n. 2.
AlefTandro riprefo da Apelle. V. Apelle.

Alelìan^e. figlio o nipote di Efculapio , venerato
in Nicea. ^ 35,t col t %

Ama. V. Hama .

Amazonì. Forma de' loro feudi, p. 214. „. 4. p.
308. n. 5. feg. loro rapporto con Diana Efe-
iina. p. 308. n. 3.

Amittorium delle donne in che differhTe dal Ma-
rni Ilare. p. 208. col. 2.

Amore Nomio.o fia Pafiorale. p. 21. n. 4. p. 352.
col 1. nato in campagna, e tra gli armenti,
p. 21. n. 4. accarezza Venere, p. 25. n. 3.

Amore trionfa degli altri dei, e difarmati, ne ve-
tte le fpoglia. p. 33. n. 2. dipinto talvolta col
cornucopia in mano, ivi n. 3. giovanetto ed
alato, p. 37. n. 3. nudo. ivi. e p. 356". n. 9.
e talvolta con clamide, p. 37# n 4. collo feet-
tro. ivi m. 5. colla faretra , e coli'arco.p. 38.
n. 7. con la face, e colla lira. ivi. col diade-
ma e tutto difarmato. p. 6"eJ. „, 4, colia face

rivolta a terra, p. 126. n. 4. p. 137. n. 3.
Amore, il maeflro della poefia, e della mufica. p.
38. n. 7.

Amore con Pfiche. V. Pfiche.

Ampelo trasformato in vite . p. 67. n. 3.

Anaflimandro, fe il primo offervatore dell'obbliqui-
tà dell'Eclittica, p. 8. n. 6.

Amile , feudo de'Salii, e fua figura, p. 214. «.4.

A'i/SpoaCPiyysg. p 289. ». 8. p. 380. n. 13.

Anelli con medaglie in luogo di gemme, p.ix, n.27.

Angeli, perchè così detti da' Gentili i Genii par-
ticolari degli uomini . p. 48. col z-

Angerona, dio tutelare di Roma. p. 266. col. 2.
come rapprefentata. ivi.

Anima, fotto la figura di una farfalla p. 81. vi. 2.

Anima del Mondo, o fia la materia operante colle
fue forze, come intefa da'Gentili, p. 47. «.3.

Antologia, fuoi eprigammi iliuftrati. p, 33 n. 2.
col. i. e 2. p. 42. col. 2. p. 65. n. 2. p- 66.

col. 1. p. 157. n. 2. p. 158. vi. 5. p. 203, vi.
2. p. 207. n. 3 p. 218. col. 1. p. 219. col. 1.
p. 225. n. 2. p. 234. col I. p. 235. col. 1. p.
239. n. 3. p. 243. n, 2. p. 279- ». 3> P-39°-
col. 2.

Antro, le prime abitazioni degli uomini, p. 393-

vi. 43. e i primi tempi.
Antropologi, perdi.' così detti i pefei. p.B7>col.i.
Apelle infinua ad Aleflandro di non parlar della

pittura, che non intendea . p. 2. n. 7,
Apicio,fuo ritrovato nel pafeere i porci, e le oche.

p. 384. col. 1.
Apum, petrofello fecco, dato per premio ne'gìuo-
chi Iftmii. p. 279. n. 3. verde, ne'Nemei. ivi.
Apollo, inventore della medicina degli occhi . p.
217. n. 2. efpreflo col Sìmbolo degli occhi. p.
219. col. 1. fuo diftintivo la cetra, p. 219.
n. 3. padre della medicina, e degli oracoli,
p. 220. n. 10.
Apollo dipinto coli'afta. p. 325. », 5. colla verga
divinatoria, p. 38. n. 7- colle divife di Pafto'
re . p. 247. «. 2. col plettro , e ramo lemni-
fcato. p. 203. a lui facro il lauro. p. 204. « 3*
il corvo, p. 204. n. 5. il cigno, p. 325. ti. 2,
fuo tri pode con cortina. ivi n, 6.
Aquila,perchè facra a Giove, p. 343. n. 2. fimbo-
lo della vittoria e dell'impero, ivi, adoperata
per fegno delle legioni, ivi. Aquila a due te-
fte, fegno dell'unione di due legioni. ^e
anticamente avefle dinotata U u'ivifione dell'
Impero in Orientale e Occidentale, ivi.
Aquiminale, fpecie di bocale . p. 267. n. 5, per-
chè comprefo da' Giureconfulti nel vafellame
da mangiare, non in quello da bere. ivi.
Arazzi Orientali con ricami di animali favolofi. p.

3?7» ré 2.

A'p*
 
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