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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 7) — Neapel, 1779 [Cicognara, 2645-8]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9170#0017
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TAVOLA I.

ELLA, quanto mai poffa dirli, e cer-
tamente una delle più importanti, che
abbia il Mufeo Reale, è quefla pittu-
ra la quale rapprefenta parte di un
Tempio M, in cui fopra una bafe qua-
drata , con piante intorno, fi vede un
Erma col mezzo bufìo di un Bacco,
che ha la barba lunga (s), e i capelli /cinti, e tiene un
cantaro nella deftra, e un tir/o nella fmiftra, ed è co-
verto da un panno giallo W. Sopra una fedia con due
Tom.V.Pit. A cu/ci-

(1) Era quejia pittura parte ^//'intonaco di un hirfuta, quae dicebatur Brifaei; altera levis, id eft
muro d' una cafa in Pompei, del quale fi vedrà l'in- fine pilis , quae dicebatur Lenaei . Barbuto era an-
fieme nella Tavola LXXXIII. di quejlo Jlejfo Tomo. eie il Bacco Ebone, adorato fpecialrntntc da' Napole-

(2) Il culto di Bacco per tutta l'Italia è noto da tani, di cui fi veda MacrobioS&t. I. 18. Nelle me-
Livio XXXIX. 16., da Tertulliano Apol. VI., e da al- daglie di JSfaJfi anche fi vede il Bacco barbuto . Be~
tri. J)a quefia pittura fi vede Jlabilito anche in Pom- gero Thef. Br. To. II. P- 43 2 •

tei ; e la Jituazione di quella Città pojla fui la parte (4) £T noto , che gli dei fi rapprefenfavano 0 ttu-

declive del Vefuvio, che terminava col mare, ben cor- di , 0 col folo pallio, come anche ojerva Dione Orat.

rifponde alla veduta db quefia pittura. LXXI. p. 628. xspt gXWcltoi;: ed è noto ancora , che

(3) -bel Bacco Indiano , che fu il più antico s e foleano le Jlatue degli dei covrirfi con vejìe . Baruo
"barbuto , onde detto KoLTwnéy&iv, fi veda Diodoro III. VI. 12., Lattanzio fi. 2., e Tertulliano de IdoIol.iS.
63. e IV. 5. Lo Scoliate di Perfio I.76. diprigue due Ipfis etiam idolis induuntur praetextae, & trabeae.
Bacchi , il Brifeo colla barba, il Leneo fenza barba: & laticlavi. Onde in Finnico e nelle iscrizioni fi leg-
In Graecia duae fuerunt Liberi patris ftatuae, una gono fimulacrorum veftitores.
 
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