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mo ad ìllujìrar qui un Fattojo da olio ; ed un Infrantojo,
trovati a Stabia : il che tanto più volentieri facciamo ;
quanto che, ejjendo il prefente Volume dejlìnato alle Lu-
cerne 9 ed agli altri lumi ad olio del Museo Ercolanese;
giudichiamo cader in queflo luogo molto in acconcio fissatta
trattazione : fenzachè, gran luce fi Jpargerà fopra di-
verfi luoghi de1 vecchi Scrittori ; che hanno fino ad ora
elufa la diligenza de' più famofi Critici ; ond* eravamo noi
tuttavia incerti e delle macchine dagli antichi adoperate
per cavar V olio, e della ftejja manisattura di quello.
Nelle due Tavole qui unite fi dà (Tav.I.) la pian-
ta , colle tre fezioni della Jìanza difcoverta neW antica
Stabia (I) ; e 7 difegno di una macchina formata di alcu-
ni pezzi di pietra G ; e di due grandi va/che H, I.
Or tale Jìanza , che ognuno di per fe vede ejfere fiata
dejìinata alla manisattura dell' olio , la quale ì Tofa-
ni dicon Fattojo, noi Trappeto, e che i Latini varia-
mente appellarono. (l) ; formava parte di una casa rura-
le (3) ; comunicando per una porta fra Settentrione , e
Levante in un cortile circondato da colonne, ojfia in un
perisiilio di quella; e per la porta oppofia in un racchiufo
di
(1) .LzCasa col Fattojo furono fcoperti fui sinire delF minata Cella Olearia ( capili. 18. 67.); e altrove (cap.
anno I779- in Gragnano, nel luogo detto Casa di Miri: XIII.) diflintamente parla degli utenfilj delFuno , e del?
ma fin dal principio dello flejfo anno in altro favo quivi altra . Varrone F appella or Torculum Oleare, ed ora
presfo nel fito denominato F Oliaro eranfì rinvenuti /In- Trapetum ( lib. I. 55.) . Vitruvio il chiama Torcular
frantojo in una fianca , ed in altra i vefligj di un ( lib. VI. 9. ) , e così anche Plinio ( lib. XV. 6.) . Da
Torchio i i quali due edific'j fon pojli o nelle adjacefc Columella poi ìndijlintam&nte il Fattojo vieti detto Cel-
, od anche nel tenimcmo medefimo dell antica Sta- la Torcularia, Torculum, e Torcular ( lib. I. 6. e lib.
bia- inoltre la fonte di uno di tali Infrantoj fu trovata XII. 50.); e dal folo Palladio è appellata Cella Olearis
nella flrada , che dal ponte detto di S. Marco conduce ( lib. I. 2 0. ).
alla Città di Gragnano ; c le ruote di un teqo fw (3) Una delle parti di ogni cafa rurale, o vogliam
difcoperte nel luogo chiamato la Cappella degli Impili dir villa rujlica ; la qual fojfe pojla in luogo, ove si fa-
in giugno del 1780. cejfe olio , fu fempremai il Fattojo . Vegganfi Catone
(2) Catone il Censore chiama il Fattojo Torcula- (cap. I. III. XIV. XVII. )? e Varrone (lib. III. 2.)
rium a differenza della fianca, ove fi ripone Folio, deno-
mo ad ìllujìrar qui un Fattojo da olio ; ed un Infrantojo,
trovati a Stabia : il che tanto più volentieri facciamo ;
quanto che, ejjendo il prefente Volume dejlìnato alle Lu-
cerne 9 ed agli altri lumi ad olio del Museo Ercolanese;
giudichiamo cader in queflo luogo molto in acconcio fissatta
trattazione : fenzachè, gran luce fi Jpargerà fopra di-
verfi luoghi de1 vecchi Scrittori ; che hanno fino ad ora
elufa la diligenza de' più famofi Critici ; ond* eravamo noi
tuttavia incerti e delle macchine dagli antichi adoperate
per cavar V olio, e della ftejja manisattura di quello.
Nelle due Tavole qui unite fi dà (Tav.I.) la pian-
ta , colle tre fezioni della Jìanza difcoverta neW antica
Stabia (I) ; e 7 difegno di una macchina formata di alcu-
ni pezzi di pietra G ; e di due grandi va/che H, I.
Or tale Jìanza , che ognuno di per fe vede ejfere fiata
dejìinata alla manisattura dell' olio , la quale ì Tofa-
ni dicon Fattojo, noi Trappeto, e che i Latini varia-
mente appellarono. (l) ; formava parte di una casa rura-
le (3) ; comunicando per una porta fra Settentrione , e
Levante in un cortile circondato da colonne, ojfia in un
perisiilio di quella; e per la porta oppofia in un racchiufo
di
(1) .LzCasa col Fattojo furono fcoperti fui sinire delF minata Cella Olearia ( capili. 18. 67.); e altrove (cap.
anno I779- in Gragnano, nel luogo detto Casa di Miri: XIII.) diflintamente parla degli utenfilj delFuno , e del?
ma fin dal principio dello flejfo anno in altro favo quivi altra . Varrone F appella or Torculum Oleare, ed ora
presfo nel fito denominato F Oliaro eranfì rinvenuti /In- Trapetum ( lib. I. 55.) . Vitruvio il chiama Torcular
frantojo in una fianca , ed in altra i vefligj di un ( lib. VI. 9. ) , e così anche Plinio ( lib. XV. 6.) . Da
Torchio i i quali due edific'j fon pojli o nelle adjacefc Columella poi ìndijlintam&nte il Fattojo vieti detto Cel-
, od anche nel tenimcmo medefimo dell antica Sta- la Torcularia, Torculum, e Torcular ( lib. I. 6. e lib.
bia- inoltre la fonte di uno di tali Infrantoj fu trovata XII. 50.); e dal folo Palladio è appellata Cella Olearis
nella flrada , che dal ponte detto di S. Marco conduce ( lib. I. 2 0. ).
alla Città di Gragnano ; c le ruote di un teqo fw (3) Una delle parti di ogni cafa rurale, o vogliam
difcoperte nel luogo chiamato la Cappella degli Impili dir villa rujlica ; la qual fojfe pojla in luogo, ove si fa-
in giugno del 1780. cejfe olio , fu fempremai il Fattojo . Vegganfi Catone
(2) Catone il Censore chiama il Fattojo Torcula- (cap. I. III. XIV. XVII. )? e Varrone (lib. III. 2.)
rium a differenza della fianca, ove fi ripone Folio, deno-