L’ EDITORE
Jn Egitto, ove recai presso quel Yice Re Parte della Lito-
grafia, ebbi Fonore nel 1828. di fare la relazione del Maggio-
re Orlando Felix Inglese. Egli allora colà si trovava in compa-
gnia di Lord Prudhoe, uomo dotto e fratello del Duca di Nor-
thumberland, onde ammirare i Monumenti delfantica Egiziana
grandezza, e scorgere dalle loro già un di misteriose iscrizioni,
molte importanti cronologiche notizie intorno alle Dinastie dei
Faraoni o degli antichi Re d’Egitto. In cpiella occasione Felix
formò un Opera di Geroglifici, cui premesse il necessario alfa-
beto, la illustrò con annotazioni erudite, e si propose di farne
eseguire alcune copie in Litografìa: a me ne diede Pincarico,
che disimpegnai con suo gradimento al gran Cairo. In tal cir-
costanza ravvisai in Feli^ un genio vasto, felice per Fintelligen-
za, e per Pesecuzione esatta dei Geroglifici; conobbi in esso
una mente adorna di moltissimi lumi, un animo generosamen-
te fornito di qualità eccellenti, e decisi in cuor mio di dargli
un attestato sincero della mia stima, tornato che fossi inTosca-
na mia Patria. Yi giunsi; e adempio al dolce obbligo imposto-
mi, pubblicando io stesso la sua Opera di Geroglifici, tradotta
da mio Fratello Federigo Torri. Dessa, in vero, sebbene in ab-
bondanza provvista della conveniente fina erudizione, non co-
Jn Egitto, ove recai presso quel Yice Re Parte della Lito-
grafia, ebbi Fonore nel 1828. di fare la relazione del Maggio-
re Orlando Felix Inglese. Egli allora colà si trovava in compa-
gnia di Lord Prudhoe, uomo dotto e fratello del Duca di Nor-
thumberland, onde ammirare i Monumenti delfantica Egiziana
grandezza, e scorgere dalle loro già un di misteriose iscrizioni,
molte importanti cronologiche notizie intorno alle Dinastie dei
Faraoni o degli antichi Re d’Egitto. In cpiella occasione Felix
formò un Opera di Geroglifici, cui premesse il necessario alfa-
beto, la illustrò con annotazioni erudite, e si propose di farne
eseguire alcune copie in Litografìa: a me ne diede Pincarico,
che disimpegnai con suo gradimento al gran Cairo. In tal cir-
costanza ravvisai in Feli^ un genio vasto, felice per Fintelligen-
za, e per Pesecuzione esatta dei Geroglifici; conobbi in esso
una mente adorna di moltissimi lumi, un animo generosamen-
te fornito di qualità eccellenti, e decisi in cuor mio di dargli
un attestato sincero della mia stima, tornato che fossi inTosca-
na mia Patria. Yi giunsi; e adempio al dolce obbligo imposto-
mi, pubblicando io stesso la sua Opera di Geroglifici, tradotta
da mio Fratello Federigo Torri. Dessa, in vero, sebbene in ab-
bondanza provvista della conveniente fina erudizione, non co-