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Felix, Orlando
Note sopra le dinastie de' faraoni con geroglifici: preceduti dal loro alfabeto e raccolti in Egitto nel 1828 — Firenze, 1830

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https://doi.org/10.11588/diglit.32045#0013
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Ν Ο Τ Ε

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ΓΝ elle Sacre Scritlure degli Egiziani, (i) si diee, che gli Dei e i Semidei,
abbiano governato Γ Egitto prima che cadesse sotto il dominio degli uomini, e
sembra una teorica probabile, che gli Dei fossero gli Antedìluvicini, e i Semidei
fossero immediatamente i Postdiluviani. (2)

Menes fu il primo Re dopo i Semidei; ma alla sua morte l’Egitto fu diviso in
tre o quattro stati, i cui Monarchi, governando talvolta il proprio stato, renden-
dosi talora padroni dell’intero Paese, sono stati mescolati insieme dagli antichi
Cronologisti con una confusione tale, dalla quale è impossibile ii togiierli.

Tebe fu la Capitale dell’Egitto superiore sovente confuso coll’Etiopia.

Thith o This, Città presso gli Abidj, fu la Capitale di Thinites. (3)

Menifi fu la Capitale del Regno di Memii.

Aicuni Autori dicono che Delta fosse un altra divisione, (4) e che Heliopoli
(così chiamata sotto i Pastori Tanis) (5) ne fosse la Capitale.

Niuno degli Istorici antichi sono d’accordo rapporto ai successori di Menes, e
il solo,la cui Lista dei Re,porti qualche somigliauza con quelle trovate nei geio
glilìci, è Maneths Prete e Sacro Scrittore, (6) che scrisse l’Istoria dell’Egitto nel
Regno di Tolomeo Filadelfio, e che assicuri di aver tratto i suoi dettagli dai li-
bri depositati nei sacri recessi dei Tempj. Secondo quest’Autore la gran Piramide
fu fabbricata da Suphis, il decimo in successione dei Menes, il quale è chiamato
da Eusebio Spregialor degli Dei. Herodoto dice,che fosse l’opera di Cheops, il
quale chiuse i sacri Templj,. rna che prendesse il suo nome popolare dal Pastore
Philitis, il quale pasceva il suo Gregge in quei contorni.

AIcuui Cronologisti fanno Suphis contemporaneo ad Abramo. Giuaeppe (.7)

(1) Sincelto.

(2) Perizonii L. II. P. 26.

(3) Stepban.

(4) Sineello.

(5) Tanis si crede essere stato situato snl lago Meresalcli.

(6) Si sono conservati dei frammenti di quest’opera da Giuseppe Λ Ifricano e da Euseljio.

(7) Giuseppe dice ancora ehe Beroso fa allusione ad Abratno nel passo seguente „ nella decima
gcnerazione; dopo il Dilus’io, vi era tra i Caldei un uomo giusto e grande ed atile netla scien-
za celesle. „
 
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