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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 4.1896-1897

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Le gallerie italiane
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Malamani, Vittorio: Rosalba Carriera: per l'inaugurazione delle sale degli autoritratti nella R. Galleria degli Uffizi
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https://doi.org/10.11588/diglit.17329#0049
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28 LE GALLERIE ITALIANE

di scrupoloso editore, che ella, per abitudine, appuntava giornalmente il
suo diario artistico, per il buon andamento della propria azienda, e non
per lasciare traccia di sè nella posterità; e che quello edito da lui, ver-
gato su pezzetti di carta volante, vari di forma e di grandezza, altro non
era che la reliquia di diari anteriori e posteriori dispersi, i quali dovevano
poi riallacciarsi coi diari degli anni dal 1723 al 1728 (a loro volta inter-
rotti) esistenti fra le carte appartenute a Rosalba, e ricordati appena dal
Vianelli per cavarne qualche notizia. Invece egli rimpinzò crudelmente di
note quei semplici appunti, e vi insaccò quanti più brani di lettere potè,
lusingandosi di dare, così facendo, una illustrazione completa e insieme la
figura viva della pittrice. Se non che per la illustrazione del documento
le note sono eccessive, e per la figura della donna sono defìcenti. Il cano-
nico vide questo lato debole e la pedantesca inopportunità del suo metodo,
e confessò che gli mancavano la necessaria preparazione di studi e Parte
dello scrittore. Allora, perchè avventurarsi in quel pelago ? Altri dirà che
il fine recondito di lui, mandando alle stampe il diario parigino di Rosalba,
fosse di battere la gran cassa per chiamare a raccolta i compratori d'au-
tografi; ma è certo che tre anni prima egli aveva stampato, a scopo di
vendita, il catalogo dei quadri e dei disegni provenienti in gran parte dallo
studio della Carriera, fra i quali emergeva un albo di sessantasette schizzi
a penna, meno pochi a lapis piombino ;1 ed è pure certo che questi disegni
furono venduti e dispersi, e le cinquecento e cinquanta lettere appartenute
a Rosalba furono comperate dal Tomitano, che le seppellì nella sua famosa
biblioteca di Oderzo.

Quando nel 1865 Alfredo Sensier pubblicò tradotto in francese, anzi
ridotto e commentato, il diario già edito dal Vianelli,2 queste lettere non
esistevano più in quella biblioteca, e vano fu il ricercarle negli archivi
di Francia e d'Italia. Addolorato di ciò, il Sensier non seppe darsi pace
di non avere incontrate almeno, nelle lunghe e pazienti ricerche, le let-
tere di Rosalba al Manette. E poi curioso che non istupisse d'avere sco-
perta la lettera con cui ella accompagnava il suo quadro d'obbligo al-
l'Accademia di pittura in Parigi, Istituto governativo, presso un privato
raccoglitore, il signor Jules Boilly !3

In fatto di argute osservazioni e di buon senso critico, il Sensier non
si mostrò punto superiore al Vianelli. Traducendo il diario, si propose
per unico fine d'identificare le persone ivi nominate, di raddrizzarne i

1 Cfr. Catalogo di quadri esistenti in casa il signor D. Giovanni dott. Vianelli,
canonico della Cattedrale di Chioggia. Venezia, Palese, 1790.

2 Journal de Rosalba Carriera pendant son séjour à Paris en 1720 et 1721, public
en ìtalien par Vianelli, eie. Paris, Techener, 1865.

3 Op. cit., 455, noia.
 
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