DOI Heft:
Le gallerie italiane
DOI Artikel:Filangieri di Candida, Antonio: Le placchette del Museo Nazionale di Napoli
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.17329#0257
2I2 LE GALLERIE ITALIANE
Le Placchete di Napoli fanno parte del ricco patrimonio Farnesiano,
insieme con una raccolta di bronzi figurati del Rinascimento, tra i quali
si novera un Poliamolo 1 e due Giambologna.2 Esse dovettero essere
trasportate a Napoli dal Palazzo Farnese di Roma l'anno 1760. Nelle
Carte Farnesiane conservate nel Grande Archivio di Stato di Napoli
(fascio 1052) esiste una nota di oggetti venuti in Napoli da quel Palazzo,
nel maggio del detto anno, ed in questa nota si fa cenno di una scattola
di bassi rilievi di piombo.
Le Placchette di Napoli sono 179; di queste, 7 sono varianti e 9 sono
duplicati: 119 sono di bronzo, 58 di piombo e 2 di rame sbalzato.
Ho dato alle placchette un numero progressivo (1-163), segnando
con A le varianti, con a gli esemplari doppi, e con un asterisco quelle che
son risultate inedite.
Le placchette edite portano le relative citazioni, sempre che sono
registrate dal Molinier, 3 dal Catalogo di Berlino dei signori W. Bode e
H. von Tschudi, 4 dal Catalogo del Museo Nazionale di Firenze (1898),
«
dal Catalogo delle Placchette del Museo di Brescia, compilato con molta
cura dal Dr. Rizzini, 5 e da altre opere che si trovano citate nel lavoro.
Non ho trascurato di notare, per quanto mi è stato possibile sapere,
le collezioni ove si trovano gli esemplari simili di ciascuna placchetta,
indicandone le differenze di forma, di grandezza, di leggende, ecc. Ho
tenuto conto anche delle placchette ancora inedite, acquistate recentemente
dal Museo di Berlino ; e di tali notizie vado debitore alla cortesia del
eh. Friedlànder, al quale esprimo qui i più vivi ringraziamenti. Ringrazio
pure l'egregio Dr. Supino, che mi ha fornito notizie riguardanti la colle,
zione di Firenze ; al Venturi attesto tutta la mia riconoscenza per essermi
stato largo di ammaestramenti; ed agii studiosi chieggo scusa se invo-
lontariamente io sia caduto in qualche errore, che ben volentieri vedrei
corretto dalla loro cortesia.
Napoli, luglio 1898.
A. Filangieri di Candida.
1 Vedi VArte, anno I, fase. III-V, pag. 189.
2 V. A. Filangieri di Candida, Due bronzi di Giovan Bologna nel Museo Nazio-
nale dì Napoli, in Napoli Nobilissima, rivista di topografia ed arte napoletana, anno VI,
fase. II.
3 e. Molinier, Les Bronzes de la Renaissance, Les Plaquettes, Catalogue raisonne'.
Paris, 1886.
4 W. Bode und H. von Tschudi, Beschreibung der Bildwerkeder Chrisllichen Epoche
(Renigliene Museen zu Berlin). Berlin, 1888.
J Dr. P. Rizzini, Illustrazione dei Civici Musei di Brescia - Parte I: Placchette e
Bassirilievi. Brescia, 1889.
Le Placchete di Napoli fanno parte del ricco patrimonio Farnesiano,
insieme con una raccolta di bronzi figurati del Rinascimento, tra i quali
si novera un Poliamolo 1 e due Giambologna.2 Esse dovettero essere
trasportate a Napoli dal Palazzo Farnese di Roma l'anno 1760. Nelle
Carte Farnesiane conservate nel Grande Archivio di Stato di Napoli
(fascio 1052) esiste una nota di oggetti venuti in Napoli da quel Palazzo,
nel maggio del detto anno, ed in questa nota si fa cenno di una scattola
di bassi rilievi di piombo.
Le Placchette di Napoli sono 179; di queste, 7 sono varianti e 9 sono
duplicati: 119 sono di bronzo, 58 di piombo e 2 di rame sbalzato.
Ho dato alle placchette un numero progressivo (1-163), segnando
con A le varianti, con a gli esemplari doppi, e con un asterisco quelle che
son risultate inedite.
Le placchette edite portano le relative citazioni, sempre che sono
registrate dal Molinier, 3 dal Catalogo di Berlino dei signori W. Bode e
H. von Tschudi, 4 dal Catalogo del Museo Nazionale di Firenze (1898),
«
dal Catalogo delle Placchette del Museo di Brescia, compilato con molta
cura dal Dr. Rizzini, 5 e da altre opere che si trovano citate nel lavoro.
Non ho trascurato di notare, per quanto mi è stato possibile sapere,
le collezioni ove si trovano gli esemplari simili di ciascuna placchetta,
indicandone le differenze di forma, di grandezza, di leggende, ecc. Ho
tenuto conto anche delle placchette ancora inedite, acquistate recentemente
dal Museo di Berlino ; e di tali notizie vado debitore alla cortesia del
eh. Friedlànder, al quale esprimo qui i più vivi ringraziamenti. Ringrazio
pure l'egregio Dr. Supino, che mi ha fornito notizie riguardanti la colle,
zione di Firenze ; al Venturi attesto tutta la mia riconoscenza per essermi
stato largo di ammaestramenti; ed agii studiosi chieggo scusa se invo-
lontariamente io sia caduto in qualche errore, che ben volentieri vedrei
corretto dalla loro cortesia.
Napoli, luglio 1898.
A. Filangieri di Candida.
1 Vedi VArte, anno I, fase. III-V, pag. 189.
2 V. A. Filangieri di Candida, Due bronzi di Giovan Bologna nel Museo Nazio-
nale dì Napoli, in Napoli Nobilissima, rivista di topografia ed arte napoletana, anno VI,
fase. II.
3 e. Molinier, Les Bronzes de la Renaissance, Les Plaquettes, Catalogue raisonne'.
Paris, 1886.
4 W. Bode und H. von Tschudi, Beschreibung der Bildwerkeder Chrisllichen Epoche
(Renigliene Museen zu Berlin). Berlin, 1888.
J Dr. P. Rizzini, Illustrazione dei Civici Musei di Brescia - Parte I: Placchette e
Bassirilievi. Brescia, 1889.