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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 4.1896-1897

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Le gallerie italiane
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Fleres, Ugo: La Pinacoteca dell' Ateneo in Brescia: (Nel IV Centenario del Moretto)
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https://doi.org/10.11588/diglit.17329#0321
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VII.

LA PINACOTECA DELL'ATENEO IN BRESCIA

(nel IV centenario del moretto).

I.



Alessandro Bonvicino nacque in Brescia nel 1498, e il soprannome
di Moretto, con cui è generalmente conosciuto, era già nella sua famiglia,
forse in un ramo di essa proveniente da Ardesio, poiché un suo zio, detto
d'Ardesio, pittore anche lui, si chiamò appunto Alessandro Moretto. Che
egli nascesse in Rovato,1 paese fra Bergamo e Brescia, è opinione ormai
poco salda. Si sa per altro che morì in Brescia nel 1554, e fu sepolto
secondo alcuni nella chiesa, secondo altri nel cimitero di San Clemente.2

Poco ci è noto della sua vita. Sappiamo che cominciò a dipingere
con Floriano Ferramola gli antoni da organo del Duomo Vecchio di Brescia
nel 1516, e terminò il lavoro due anni dopo; ma questa e altre notizie
dei primordi hanno carattere vago, e poiché il mio compito è lo studio

1 « In quest'ultimo paese, dove gli archivi del tempo furono bruciati durante le
guerre, non è possibile trovare documenti che si riferiscano al Bonvicino, e molto meno
l'atto di nascita o di battesimo, che fino ad ora fu cercato indarno anche negli archivi
del Comune e della parrocchia di Brescia ». Ulisse Papa, II genio e le opere di Ales-
sandro Bonvicino. Bergamo, 1898.

2 Pompeo Molmenti, 77 Moretto di Brescia. I: L'uomo {Nuova Antologia, i° giu-
gno 1898). E in nota: « In un atto dell'n luglio 1574, relativo a case di proprietà del
Moretto (Arch. notarile, Atti Giovanni Leni), si legge: « ... et cum sit quod de anno 1554
« die 22 decembris, mortuo ipso D. Alexandro, tuctores testamentari ipsius D. Alexandri...
« vendiderunt domos de quibus supra... ». Questo documento prova che il Moretto era
già morto il 22 dicembre 1554. Errò dunque il Fenaroli, affermando, sulla fede del Van-
tini, il Moretto esser morto nel 1555 invece che nel 1554, come giustamente leggesi
sulla casa del pittore in via Finiletto ».
 
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