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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 5.1897-1902

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Le Gallerie Italiane
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Ridolfi, Enrico: Le Gallerie di Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0039
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14 le gallerie italiane

Gherardo Fiorentino:

Messale e Breviario in pergamena, ambedue ricchissimi di squisite mi-
niature, eseguiti per la chiesa di Sant'Egidio (secolo xv).
Lorenzo Monaco e sua Scuola:

Sei corali in pergamena con grandi iniziali miniate.

Nè gli oggetti d'arte notati furono il solo acquisto che fece la Gal-
leria'degli Uffizi mediante i proventi della tassa d'ingresso; due opere
di Giov. Battista Tiepolo vennero ad aumentare la collezione dei dipinti
veneti, nella quale non era affatto rappresentato quel genialissimo artista
del secolo xviii.

Una di esse è un frammento di una tela, che senza dubbio, fu un
tempo a decorazione di un soffitto, e ne formava la parte superiore, o
porzione di quella. Sono due gemetti librati nell'aria azzurra, uno dei quali
tiene in una mano una corona di alloro, la quale sembra destinata ad un
personaggio che trovavasi in basso, giacché è in basso appunto che il
genietto guarda intensamente. Vivace oltremodo è il moto di quella figu-
rina, che si regge veramente nell'aria con le ali brune spiegate, volteg-
giandovi con piena padronanza ; e quel corpicino è dipinto con tanta bravura
e tanta larghezza, il girar del pennello seconda sì giustamente il girar
delle parti, che è un vero diletto a vederla. Nè è a meravigliare che di
quel frammento invaghisse, e lo facesse suo, un egregio pittore pur veneto
e genialissimo, il Favretto, che l'ebbe caro fino alla morte. 'E nella vendita
delle cose di lui l'acquistò il prof. Luigi Nono, che lo cedette poi a questa
Galleria degli Uffizi.

Contemporaneamente, dal Seminario arcivescovile di Udine le veniva
ceduta un'assai vasta tela, che pure aveva formato la decorazione di un
soffitto; e questa rappresenta un imperatore romano che, scortato da'suoi
guerrieri con le insegne, dai littori e da un paggio, assiste all'erezione di
una statua, che sembra il ritratto di lui stesso, forse in memoria di qualche
impresa da lui compiuta ; poiché assisi sulle nubi sovrastano alla scena la
Fama con la sua tromba d'oro, ed un vecchio col simbolo dell'Eternità.

Molta è la bravura con che questo episodio è dipinto, e benissimo
intesi ne sono gli scorci, così graditi al maestro. Ammirevole è poi spe-
cialmente la graziosa figura del paggio, seduto sul dinanzi, che nelle carni
e nei serici abiti fa pompa di quelle tinte argentine e di quella inimita-
bile bravura di pennello, che son proprie del grande artefice veneziano.

Anche non pochi donativi pervennero alla stessa Galleria; l'insigne
collezione dei ritratti de' pittori fu aumentata da quelli di due celebri
 
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