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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 5.1897-1902

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Le Gallerie Italiane
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Ridolfi, Enrico: Le Gallerie di Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0040
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LE GALLERIE DI FIRENZE 15

artisti, l'uno italiano di cui si deplora la recente perdita, il prof. Giuseppe
Bertini di Milano, al quale la modestia eccessiva non consentì di concederlo
alle reiterate preghiere di questa Direzione mentre fu in vita, ma che
lo preparò e lo designava per quest' illustre raccolta, lasciando ai gentili
figliuoli di fargliene dono quand'egli non sarebbe più. L'altro è il ritratto
del vivente e celebrato pittore Villegas, cui pure era stato da più anni
richiesto, e che infine si compiacque esaudire le calorose e premure di
questa Direzione.

Il pittore restauratore, signor Niccolò Fontani, lasciava alla Galleria,
con suo testamento, un ritratto in due terzi di figura, di Torquato Tasso,
opera non certo di prim'ordine, ina assai bella però, che ci presenta il
grande sventurato negli ultimi tempi della sua vita travagliata.

Un nuovo dono veniva altresì fatto alla Galleria degli Uffizi dal-
l'egregio gentiluomo inglese che già le donò nel 1892 altro buon numero
di dipinti di pregio ; vo' dire dal dottor Arthur de Noè Walker, amatore
appassionato dell'arte e affezionatissimo a Firenze, dov'era nato e dimorò
in giovinezza, e aveva parenti, che quasi ogni anno da Londra ove abi-
tava tornò a salutare, fino a quest'ultimo in che si spense con vivo dolore
di essi e degli amici suoi.

Nel 1892 egli donava alla Galleria degli Uffizi cinque grandi tele,
cioè Leda visitata da Giove in forma di cigno, opera del Tintoretto ; una
Susanna sorpresa dai vecchi nel bagno, di Guido Reni ; la Madonna,
detta della Neve, del medesimo Guido; Giobbe sul letamaio visitato dagli
amici, di Salvator Rosa, e dello stesso un grandissimo quadro di paese
figurante una boscaglia; un finissimo ricordo di valente artista, tratto da
un soffitto di Paolo Veronese ; un grande e splendido gruppo di fiori del-
l' Huysum.

Il suo secondo donativo consta di otto dipinti : Cristo che porta la
croce, dello spagnuolo Morales, detto el divino; un paggio, opera attri-
buita a Giovan Battista Tiepolo ; la Vergine addolorata, di maniera del
Tiziano; San Pietro, di Guido Reni; Erodiade con la testa di San Gio-
vanni, di Carlo Dolci; la Vergine addolorata, del medesimo artista; un
quadro di frutta, del fiammingo Giovanni Fyt ; un grande paese, di Sal-
vator Rosa, dove egli rappresentò Mercurio, il disonesto boscaiuolo, dalla
favola esopiana; e infine un ritratto del Duca di Wellington, di Giorgio
Hayter, pittore inglese.

Di molto lustro riesce alla Galleria degli Uffizi il possedere un di-
pinto del Morales, di cui pochi se ne trovano fuori della Spagna, e
nessuno ne possedevano i Musei d'Italia ; e quello donato dal dottore
Walker è di molto pregio e di bella conservazione. Il sentimento del
dolore è espresso in quel volto del Cristo in un modo insuperabile; e la
 
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