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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 5.1897-1902

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Le Gallerie Italiane
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Ridolfi, Enrico: Le Gallerie di Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0043
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18 LE GALLERIE ITALIANE

mente esposti all'ammirazione degli studiosi; e chi scrive si compiace di
aver potuto con lunghe cure apportar loro tal beneficio, facendo erigere i
locali, che non esistevano, ove potesse eseguirsene la riparazione, e appron-
tando quello dove fosse possibile il collocarli convenientemente (Tav. I, II).

Venne ancora eseguita la riparazione di una tavola di Giulio Romano,
figurante la Vergine che tiene un libro con la sinistra, mentre offre con
la destra al bambino Gesù seduto sulle sue ginocchia, dei fiori che egli
prende amorosamente riguardandola. Questo dipinto in figure di grandezza
dal vero, venuto alla Galleria dalla guardaroba granducale nel 1793, fu
tolto 'dalla tribuna dove era esposto, circa il 1890, insieme con vari che
non apparivano di abbastanza pregio per aver posto in quella sala; e fu
recato nelle stanze di deposito per eseguirne poi la riparazione, atteso lo
stato deplorevole al quale si era condotto per il sollevamento del colore,
massime alle sue estremità, ove erasi fatta un'aggiunta per aumentarne
le dimensioni; era poi così fortemente ingiallito nei lumi e oscurato nelle
ombre, che presentavasi come pittura di non fine impasto e di pesante
colorito. .

Preso ora in attento esame per raffermarne le parti smosse, e toglierne
la cattiva vernice, fu trovato essere il dipinto del Pippi ricoperto in tota-
lità di nuovo colore, sia nelle carni, sia nei panneggiamenti; e sotto di
esso esistere ancora limpido e cristallino il colore originale, di finissimo
impasto, di un sapiente modellato, e di un effetto potente di chiaroscuro,
bene altrimenti aggraziato e piacevole.

Eseguiti pertanto parecchi saggi in vari luoghi del quadro, e veduto
che il risultato corrispondeva per ogni dove egualmente, si dette opera
delicatissima a togliere tutto il colore sovrapposto e rimettere in luce la
vera opera del Pippi. E venne scoperta allora la causa del biasimevole
lavoro eseguito su di essa, che fu l'abbruciamento sofferto in più luoghi
per la fiamma di candele che le erano state poste dinanzi, e l'anneramento
della vernice originaria nelle parti circostanti alle bruciature; ai quali guasti
era stato creduto che la migliore riparazione fosse quella di ridipingere il
quadro in totalità, cambiando anche in alcune parti dei panni affatto il colore.
E siccome piaceva ingrandirlo, forse per renderlo eguale in dimensioni
a qualche altro dipinto, gli venne fatta tutto intorno un'aggiunta di 10 cen-
timetri, ricuoprendo col nuovo colore dato al fondo sia quest'aggiunta, sia
due colonne ornate di finissimo intaglio, che si vedevano nel fondo pri-
mitivo, fra le quali passa un leggero raggio di luce che alleggerisce e
rende variata l'oscura tinta di quello.

Fu la riparazione condotta col maggiore scrupolo, ed il vero dipinto
del Pippi è tornato a mostrarsi dopo secoli, con compiacimento di chi
lo riguarda, essendo certamente una delle belle opere di lui.
 
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