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Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti — 5.1897-1902

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Le Gallerie Italiane
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Toesca, Pietro: Gli affreschi della Cattedrale di Anagni
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https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0240
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184 LE GALLERIE ITALIANE

e di concetto sì da mostrare l'assenza di quell'educazione tecnica ed ico-
nografica che l'influenza bizantina recava ai pittori: talora, nella figura
dell'anima di Abele che esce atterrita dalla bocca dell'ucciso, negli angioli
che danno la buona novella ai pastori (frammento delle storie dell'Evan-
gelo dipinte sulla parete di sinistra), appare un'ingenua giustezza di mo-
vimenti; altrove i colori sanguigni, verdi e azzurri, dei quali l'artista si
compiace, brillano come in lavoro di encausto; ma dovunque si mostra
la negligenza del narratore che ridice in fretta i suoi racconti.

Egli pare sciolto da ogni tradizione iconografica nel grande affresco
del muro di fondo, ove elabora la materia pittorica con la fantasia di
un verseggiatore di misteri religiosi, di un improvvisato predicatore di
villaggio.

Ivi, nel luogo ove i fedeli all'uscire dall'oratorio dovevano posare gli
sguardi, egli volle, secondo l'uso, presentare la scena del Giudizio Finale ;
ma in maniera tutta nuova, a mio sapere, si ritrasse dalle forme dei mo-
saicisti di Torcello, del pittore di Sant'Angelo in Formis, e non ricorse alle
abili concezioni degli artisti di Bisanzio, che adunarono insieme tutti gli eventi
novissimi; semplificò invece la scena della condanna dei reprobi e della
beatificazione dei giusti con lo sviluppare la parabola delle dieci Vergini.

L'Arte romanica e gotica del Nord rappresentò le vergini folli e le
sagge presso i Giudizi Finali, ma non ne fece vere attrici dell'ultimo
dramma ; l'Arte bizantina effigiò la parabola evangelica senza alterazioni,
accontentandosi di ritrarre eziandio le vergini risorgenti da sepolcri :1 qui
invece il racconto di Cristo è trasformato quasi attraverso le parole di
un predicatore o la fantasia di un poeta popolare.

L'affresco della parete è diviso irregolarmente in quattro zone, oltre
le quali la rappresentazione si estende anche su parte dell'adiacente muro
di destra. Appare nell'alto il Cristo con la Madonna ed alcuni santi, tutti
in mezza figura; sotto di essi, stanno schierati cinque angioli, uno dei quali
protende un cartello verso la parete di destra, ove appaiono le sante ver-
gini con le loro lampade accese.2 Sul cartello è scritto: ... QVAS MECVM
VIVERE TV TE IN CEL1S DICTO ■ FATVE AD TARTarum ...

Nella fascia sottostante agli angioli l'idillio nuziale che Cristo narrò
si muta in tragedia: 3 le vergini fatue, che hanno invano picchiato alla

1 Didron, Iconographie chrétienne, pag. 217. Paris, 1846.

2 Complicando sempré più il proprio concetto, il pittore impersonò in cinque sante
le vergini sagge, e scrisse i loro nomi : S. AGATHA • S. LVcia ■ ... • s. MarGARITA • ...

3 L'antica arte cristiana effigiò entro un arcosolio del cimitero di San Ciriaco (vedi
De Rossi, Bullett. d'arch. crist., I) Cristo che ha alla destra le cinque vergini sagge
con le faci ardenti, ed a sinistra le folli con le fiaccole spente: come in un giudizio finale
i giusti sono separati dai reprobi, ed il Redentore appare in mezzo a loro per giudicarli.
 
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