DOI issue:
Le Gallerie Italiane
DOI article:Fogolari, Gino: Cristoforo Scacco da Verona pittore: a proposito d'un trittico del R. Museo di Museo di Napoli
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.17330#0244
VI,
CRISTOFORO SCACCO DA VERONA PITTORE.
(A proposito d'un trittico del R. Museo di Napoli).
A Fondi, nell'antica cattedrale di San Pietro, che vide l'incorona-
zione dell'antipapa Clemente VII, nella cappella che s'apre a destra a
contenere il monumento funebre di Cristoforo Gaetani, si elevano, su due
altari posti l'uno dirimpetto all'altro, due grandi trittici dorati. Quello a
sinistra porta, sotto il trono della Vergine, l'iscrizione : « ANTONATIVS
ROMANVS PINXIT », in lettere capitali nere, e l'altro mostra un car-
tellino con scritto in corsivo : « Cristoforus Scaccho de Verona pinxit hoc
opus ». I due dipinti, ricordati appena dai pochi illustratori 1 della basi-
lica di Fondi, non sono stati fino ad ora mai nè descritti, nè studiati
attentamente.
Il trittico di Antonazzo assomiglia non poco al quadro dello stesso
pittore (tav. I) che si conserva alla Galleria Nazionale di Roma, 2 prove-
niente da Poggio Nativo ; la madonna ha la stessa faccia stretta e lunga,
coli'alta fronte e il naso diritto che si unisce alle sopracciglia con disegno
schematico un poco duro, gli occhi dalle pupille tonde e nere che guar-
dano fisse e come trasognate, le labbra strette insieme e sporgenti in fuori
come nella Madonna e nella Santa Lucia della tavola di Antonazzo nel
Duomo di Capua. La madre divina stende intorno alla nudità del bambino
lo stesso velo trasparente, e le mani aperte colle lunghe dita piegate leg-
germente stanno nell'atteggiamento di chi tocchi e suoni un istrumento
a corde.
1 H. Wilhelm Schulz, Deukmaeler der Kimst des Mittelalters in Unteritalien.
Berlino, 1860, voi. II, pag. 133.
Atti della Commissióne conservatrice dei monumenti nella provincia di Terra di
f.avoro. Anno V, 1874, pag. 11-12.
2 A. Venturi, Le Gallerie Nazionali Italiane. Anno III, 1897, pag. 253.
CRISTOFORO SCACCO DA VERONA PITTORE.
(A proposito d'un trittico del R. Museo di Napoli).
A Fondi, nell'antica cattedrale di San Pietro, che vide l'incorona-
zione dell'antipapa Clemente VII, nella cappella che s'apre a destra a
contenere il monumento funebre di Cristoforo Gaetani, si elevano, su due
altari posti l'uno dirimpetto all'altro, due grandi trittici dorati. Quello a
sinistra porta, sotto il trono della Vergine, l'iscrizione : « ANTONATIVS
ROMANVS PINXIT », in lettere capitali nere, e l'altro mostra un car-
tellino con scritto in corsivo : « Cristoforus Scaccho de Verona pinxit hoc
opus ». I due dipinti, ricordati appena dai pochi illustratori 1 della basi-
lica di Fondi, non sono stati fino ad ora mai nè descritti, nè studiati
attentamente.
Il trittico di Antonazzo assomiglia non poco al quadro dello stesso
pittore (tav. I) che si conserva alla Galleria Nazionale di Roma, 2 prove-
niente da Poggio Nativo ; la madonna ha la stessa faccia stretta e lunga,
coli'alta fronte e il naso diritto che si unisce alle sopracciglia con disegno
schematico un poco duro, gli occhi dalle pupille tonde e nere che guar-
dano fisse e come trasognate, le labbra strette insieme e sporgenti in fuori
come nella Madonna e nella Santa Lucia della tavola di Antonazzo nel
Duomo di Capua. La madre divina stende intorno alla nudità del bambino
lo stesso velo trasparente, e le mani aperte colle lunghe dita piegate leg-
germente stanno nell'atteggiamento di chi tocchi e suoni un istrumento
a corde.
1 H. Wilhelm Schulz, Deukmaeler der Kimst des Mittelalters in Unteritalien.
Berlino, 1860, voi. II, pag. 133.
Atti della Commissióne conservatrice dei monumenti nella provincia di Terra di
f.avoro. Anno V, 1874, pag. 11-12.
2 A. Venturi, Le Gallerie Nazionali Italiane. Anno III, 1897, pag. 253.