236 LE GALLERIE ITALIANE
Nel 1806 il re spogliò addirittura i suoi musei per trasportarne in Sicilia
la parte migliore. Un estesissimo carteggio riguardante tale trasporto si
conserva nel grande Archivio di Stato di Napoli {Casa reale, fascio 951),
ove esistono importantissimi elenchi di oggetti spediti a Palermo, dai quali
si apprende che dalla Galleria di Francavilla furono sottratti quarantasei
quadri,82 e venticinque da quella di Capodimonte.83
Da Francavilla insieme coll'Assunzione di Fra Bartolommeo, colla
Trasfigurazione di Giambellino, col preteso Passerini, e colla Lucrezia
del Parmigianino fu tolto il più bello dei Ribera che possegga la Galleria
di Napoli: il Sileno, che l'artista dipinse in Napoli nel 1626, e la cui
firma alquanto alterata e guasta, si legge in basso su di un foglio adden-
tato da una serpe che lo sta lacerando:
Un altro quadro firmato, che pure faceva parte della quadreria di Franca-
villa, è il noto ritratto di donna attempata che lo Spilberg dipinse nel 1639:
Nel 1806 il re spogliò addirittura i suoi musei per trasportarne in Sicilia
la parte migliore. Un estesissimo carteggio riguardante tale trasporto si
conserva nel grande Archivio di Stato di Napoli {Casa reale, fascio 951),
ove esistono importantissimi elenchi di oggetti spediti a Palermo, dai quali
si apprende che dalla Galleria di Francavilla furono sottratti quarantasei
quadri,82 e venticinque da quella di Capodimonte.83
Da Francavilla insieme coll'Assunzione di Fra Bartolommeo, colla
Trasfigurazione di Giambellino, col preteso Passerini, e colla Lucrezia
del Parmigianino fu tolto il più bello dei Ribera che possegga la Galleria
di Napoli: il Sileno, che l'artista dipinse in Napoli nel 1626, e la cui
firma alquanto alterata e guasta, si legge in basso su di un foglio adden-
tato da una serpe che lo sta lacerando:
Un altro quadro firmato, che pure faceva parte della quadreria di Franca-
villa, è il noto ritratto di donna attempata che lo Spilberg dipinse nel 1639: