238 LE GALLERIE ITALIANE
di Santo Spirito, di San Domenico Soriano, di San Severo Maggiore, della
Trinità delle Monache, di San Tommaso d'Aquino e da altre chiese;9' tra
i quali dipinti, oltre a molti di scuola napoletana d'importanza secondaria,
vanno notati il San Nicola di Bari del cav. Calabrese, il San Girolamo
del Ribera, la nota Trinità di Bernardino Siciliano, ed il solenne Sodoma
rappresentante la Resurrezione di Cristo che proviene dall'ultima di queste
chiese e reca in basso la firma dell'autore:9'
In tutto quest'anno, e nel seguente, continua la ricerca dei quadri
non solo nelle chiese di Napoli ma anche in quelle delle provincie, e si
fanno cataloghi di tutti i quadri ed altri oggetti d'arte in esse contenuti
per poi trasferirne a Napoli la parte migliore. Nella chiesa dei Virginiani
del circondario di Nocera si trova un dipinto dello Zingaro (?). 9J Nella
chiesa e monastero dei Celestini di Santa Maria di Collemaggio, presso
Aquila, si rinvengono moltissimi dipinti del fiammingo Andrea Ruthart,
il quale vestì l'abito di quest'Ordine e probabilmente visse in questo mo-
nastero. 94
In un altro vicino monastero dei Celestini, intitolato di Santo Spirito
al Morrone, tra gli altri quadri, furono rinvenuti un Tintoretto e due
Guidi ; 95 nel monastero della Santissima Trinità di Cava quadri attribuiti
al Bassano, al Perugino, ad Andrea da Salerno, al Durer ed anche a Raf-
faello. 96
Nei primi giorni dell'ottobre del 1806 furono immessi nel Museo i
quadri della Certosa di San Martino in numero di 282, registrati in una
nota abbastanza dettagliata: più 68, probabilmente di poca importanza,
che non si trovano nella nota.97 I quadri provenienti da questa Certosa
sono quasi tutti di scuola napoletana ed in gran parte del Seicento. Vi
si trovano dei Salvator Rosa, le Nozze di Cana, e la Testa del Battista
di Luca Giordano ; alcune opere di Micco Spadaro, tra le quali la scena
de'Certosini nella memoranda peste di Napoli del 1656, e parecchi di-
pinti del Ribera e della sua scuola. Tra questi il San Sebastiano ed il
San Girolamo in atto di scrivere, entrambi firmati allo stesso modo dal-
di Santo Spirito, di San Domenico Soriano, di San Severo Maggiore, della
Trinità delle Monache, di San Tommaso d'Aquino e da altre chiese;9' tra
i quali dipinti, oltre a molti di scuola napoletana d'importanza secondaria,
vanno notati il San Nicola di Bari del cav. Calabrese, il San Girolamo
del Ribera, la nota Trinità di Bernardino Siciliano, ed il solenne Sodoma
rappresentante la Resurrezione di Cristo che proviene dall'ultima di queste
chiese e reca in basso la firma dell'autore:9'
In tutto quest'anno, e nel seguente, continua la ricerca dei quadri
non solo nelle chiese di Napoli ma anche in quelle delle provincie, e si
fanno cataloghi di tutti i quadri ed altri oggetti d'arte in esse contenuti
per poi trasferirne a Napoli la parte migliore. Nella chiesa dei Virginiani
del circondario di Nocera si trova un dipinto dello Zingaro (?). 9J Nella
chiesa e monastero dei Celestini di Santa Maria di Collemaggio, presso
Aquila, si rinvengono moltissimi dipinti del fiammingo Andrea Ruthart,
il quale vestì l'abito di quest'Ordine e probabilmente visse in questo mo-
nastero. 94
In un altro vicino monastero dei Celestini, intitolato di Santo Spirito
al Morrone, tra gli altri quadri, furono rinvenuti un Tintoretto e due
Guidi ; 95 nel monastero della Santissima Trinità di Cava quadri attribuiti
al Bassano, al Perugino, ad Andrea da Salerno, al Durer ed anche a Raf-
faello. 96
Nei primi giorni dell'ottobre del 1806 furono immessi nel Museo i
quadri della Certosa di San Martino in numero di 282, registrati in una
nota abbastanza dettagliata: più 68, probabilmente di poca importanza,
che non si trovano nella nota.97 I quadri provenienti da questa Certosa
sono quasi tutti di scuola napoletana ed in gran parte del Seicento. Vi
si trovano dei Salvator Rosa, le Nozze di Cana, e la Testa del Battista
di Luca Giordano ; alcune opere di Micco Spadaro, tra le quali la scena
de'Certosini nella memoranda peste di Napoli del 1656, e parecchi di-
pinti del Ribera e della sua scuola. Tra questi il San Sebastiano ed il
San Girolamo in atto di scrivere, entrambi firmati allo stesso modo dal-