Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
Pitture

DICHIARAZIONE DELLE TAVOLE

Proemio

imagine meglio conservata si legge correttamente: OKC
HMCDN IC O XC. Queste due invagini sono state da me
omesse, perchè similissime a quelle che do nella tavola 15 i.

Il Codice fiorentino alla pagina i ha figurato David pasto-
rello: è AàtS miiiacvaiv ia npofica xov npg avrai: con due pecore:
e ivi presso un orso assalito da tre cani.

Al rovescio di questo foglio medesimo vedesi dipinta una
croce, piantata sopra un monte, dal quale sgorgano quattro
ruscelli: intorno alla croce si legge l'epigrafe IC XC NICA,
e vi si vede S. Paolo a destra e S. Pietro a sinistra.

A pagina 42 versa. L'Angelo precede i quattro Imperi, rap-
presentati da quattro personaggi, sui quali si legge: a fioifiuko-
mw [3 ixyàav y itepaw 5 jimeìovav : i tre primi portano in
capo il pileo frigio; il quarto una corona cilindrica.

Sono inoltre in questo Codice Fiorentino tre scene, due
della Genesi e una dell'Esodo, che mancano nel Codice Vati-
cano; Adamo ed Eva, la pioggia della manna, la pioggia
delle quaglie, le dodici pietre tolte dal Giordano. Di Adamo
ed Eva do la descrizione più avanti; gli altri soggetti sarà
anche bene che io qui li descriva, essendo assai rari nella
iconografia biblica.

Alla pagina io3 versa, il popolo d'Israele è presso la città
di Elim o sia delle palme, roXis èXeijfJi: ivi sono sei cipressi in

luogo delle palme, indicate dalla epigrafe, oi yowixég. A destra
è in alto la nuvola, vsysXi), che piove la manna, e presso della
nuvola la- mano di Dio. Questa manna è raccolta da due
Israeliti, [uaia sxXéyofisvov. Aronne e Mosè, cinti ambedue di
nimbo, sono presenti : a destra del quadro è la colonna acce-
sa, e presso di essa un vaso ad un manico, detto ivi ffrafwos,
che è il vaso della manna.

La nuvola, vejjéXvj, è dipinta nel mezzo del quadro alla
pagina ii4; a sinistra un Ebreo prende una quaglia, detta
o/nuyojujTpa, con general vocabolo; un altro Ebreo, in atti-
tudine di viandante, porta il bastone viatorio inchinato sul-
l'omero, al quale porta sospeso il suo pallio. Vedesi quindi il
popolo, e Aronne, e Mosè colla sua verga; in alto a destra
appare la città di Raiti, fi Vxàov, con porta ornata di due
colonne, che sostengono un frontone: di sotto vedesi la co-
lonna conduttrice del popolo e le dodici pietre, %n.am ÌB, che
furono assai dopo cavate dal Giordano; il qual racconto è in
parte dipinto alla pagina n3, colla epigrafe: vj 8iaj3affi; tov
wpcaìkivm hi 'Io/jScwvj ^stà xoù ìv toù vauvj. Il popolo va in-
nanzi all'arca, e porta le dodici pietre: con essi è Giosuè, le
o tod vauij, in barba bianca e cinto di nimbo. L'arca è portata
da quattro Leviti che vestono tuniche di quattro colori dif-
ferenti, rosso, verde, giallo, paonazzo: hanno calzoni di co-
lore verde o rosso: il popolo in torma segue l'arca, la cui
forma è simile ad un armario, come quella che vedesi dipinta
nel Codice Vaticano, le cui pitture comincio a descrivere
nella tavola seguente.

TAVOLA CXLII.

1 • ( V>od. pag. 117). A sinistra della scena vedonsi due parti-
colari dell' istoria che narra il sacrifizio di Abramo, il viaggio
del Patriarca e la salita sul monte: ricordano il viaggio i
due servi coli'asina, e la salita vedesi adombrata dal giovane
Isacco che si reca la legna sulle spalle. Dei due servi di Abra-
mo, riXIAGC TOT AB^AAM, l'uno mena l'asina del
padrone, H ONOC T}( ARfAAM carica della bardella,
l'altro la segue. Il servo che precede è in tunica rossa priva
di maniche, ornata di una striscia verde, e porta un bastone.
L'altro che segue ha tunica alla esomide, che è di color ros-
sastro e orlata di una striscia verde, e porta due bastoni, e di
uno di essi si serve, a quanto pare, d'istrumento a drizzare il
cammino, tenendolo obliquamente in allo, colla punta volta
alla stella. Questo particolare dell'asina e dei servi è lontano
dal luogo dove Abramo sacrifica, siccome dimostra il se-
condo piano nel quale l'ha posto il pittore. La storia narra

che Abramo lasciò i servi coli'asina a'piè del monte, ingiun-
gendo loro che ivi aspettassero. La scena del viaggio non
avrebbe dovuto far senza di Abramo sedente sull' asino, e
del figlio che l'accompagna: ma il pittore gli ha qui omessi
ambedue, e quando esprime Isacco che porta le legna, egli
rappresenta un particolare della salita sul monte, sopprimen-
do Abramo che portar doveva il fuoco e il pugnale, siccome
ben osserva S. Cirillo di Alessandria (De capro emissario),
e la ragione vuole. L'Isacco che porta le legna: ICAAK
RACTAZCDN TA XYAA: veste tunica verde addogata
di oro. La scena della immolazione è a destra, presso la cresta
del monte. Quivi Abramo, preso avendo Isacco pei capelli,
sta per immergergli il pugnale nel petto. Isacco, che doveva
avere i piedi legati nella originai pittura di Cosma, secondo
l'epigrafe che dice: ICAAK CTMnOAlZOMGNOC, sta
invece sul ginocchio destro e colle mani avvinte a tergo:

— 71
 
Annotationen