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AUGUSTO CALABI / 1NCUNABULI LITOGRAFICI ITALIANI

Offrendo ai colleghi la riproduzione di due e la descrizione di sette litografie italiane del
1808. e ricordando loro che si tratta di sette pezzi sconosciuti agli storici, sebbene la ripro-
duzione parziale di una di esse figuri nel mio volume sulF Incisione italiana edito dai F.Iii
Treves a Milano nel 1931, mi par utile premettere qualche brevissima considerazione.

La storia della prima epoca della litografia italiana e tuttora ben poco conosciuta,
e quindi la scarsezza e la pochezza di quella produzione sembra maggiore di quanto in realtä
non sia.

Sinora si sono ripetute le magre, inesatte e non sempre disinteressate cronache contem-
poranee, ma non si e fatta alcuna ricerca sistematica dei vecchi fondi; mentre proprio da
queste vecchie cartelle bisogna saper estrarre i fogli litografici sinora non emersi a causa del
loro scarso valore venale.

Esempio ne sono le litografie che io riproduco qui, e che raddoppiano il numero e
quintuplicano l'importanza della prima produzione litografica lombarda.

Occorre costituire le serie delle opere prima di far cataloghi e meglio ancora prima di dar
giudizi.

Non e dunque vero, possiamo ora dire, che il De Werz non stampasse opere complesse e
d'impegno, come questi due paesaggi qui riprodotti, che non stampasse opere a finalitä pra-
tica, come le illustrazioni qui descritte; ed i piccoli schizzi dell' Appiani e del Longhi e del
Bossi assumono l'aspetto molto piü verosimile di saggi e prove della nuova tecnica da parte
dei „professori di Brera".

Non e dunque vero che la prima produzione italiana non abbia dato dei paesaggi, e non
e vero che gli studi di alberi del Voogd a Roma siano le prime opere del genere. E' probabil-
mente vero che delle litografie di paesaggio cosi complesse e cosi buone non furono prima
fatte non solo in altre regioni d' Italia, ma nemmeno in altri paesi.

1° — Paesaggio di collina con fiume (fig. 1 e 2).

„Corneo inv. et f." (sotto a sinistra). ,,1808" (al centro). .,Poliautografia privil. De Werz"
(a destra).

mm. 315 (328) X 396; inchiostro bruno nero; carta velina, incollata, piuttosto dura.
Una parte di tale stampa fu pubblicata nel mio volume .,L' incisione italiana, Treves,
Milano, 1931".

Un piccolo fiume va dall' angolo sinistro inferiore al centro del piano di mezzo. Un rustico
ponte di legno a sinistra, e sopra una contadina con gerlo. A destra un gruppo di alti alberi
fa da prima quinta di scena.

Non si puö giudicare il valore dell' insieme chiaroscurale, perche il terzo sinistro del foglio
non e bene stampato; ma gli altri due terzi mostrano un tratteggio spedito, largo, efficace,
sebbene non molto caratterizzante la diversitä degli oggetti rappresentati.

2° — Paesaggio di montagna con ponte al centro (fig. 3 e 4).

„Levati inv. et fecit" (sotto a sinistra). „Poliautografia privilegiata De Werz 1808 Milano"
(a destra).

mm. 217 (218) X 275 (280); inchiostro bruno nero, carta velina, incollata, piuttosto dura.

Un ponte in muratura alto al centro, una strada che a destra del ponte continua a mezza
costa, e che a sinistra scende sino a passare al centro del primo piano, uscendo dal fogho.
A sinistra tre alberi sui due lati della strada; ai piedi del primo di essi quinta nera di terra
ed arboscelli.

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