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mente
topati
lo Domedij
S
TAVOLA SETTIMA. 53
rone notata come sinonimo di buoni ; mentre neh" antica
lingua latina bonum dicevasi maiium ' forinola che in lor
linguaggio usarono anche gli Arcadi e i Lacedemoni, come
da Plutarco e da Aristotele raccoglie il Passeri2. Ma se per
le citate autorità degli antichi furono i Mani una cosa stes-
sa coi Lari, di che estesamente ragiona anche il citato scrit-
tore, è da ricercasi se i varj nomi loro dati e di Dei Mani
e di Lari e di Eroi concorrano a darci una medesima idea
dell'oggetto preso in esame, per quindi poter esser certi
del vero significato della figura equestre, alla quale credo
che tutti quei nomi convengano.
È ripetutissima nelle iscrizioni lapidarie degli Etruschi la
voce Lar, talvolta degenerata in Lars, Lartes, Lartìie e
simili. Il Lanzi che tali voci esamina ponderatamente, le dà
per prenomi di etnische famiglie 3, e nota che anche i gram-
matici latini più antichi deducevano il prenome Lar dall'
Etruria. * Valerio Massimo vuol che tal prenome dipenda da-
gli Dei Lari, sebbene anticamente fosse voce etnisca. Il
ciotto Heyne prende a provare che tal vocabolo potè esser
prenome pei meno antichi Italiani, 5 ed in origine un no-
me di dignità nei più antichi 6. Lo stesso Lanzi spiegando
i monumenti etruschi, concorre in questo parere ove scri-
ve che Las a, lo stesso che Lara pare un nome generico non
\ Fest. ap. Pomp. Laetum., in toc.
Manes, p. 2 24-
% Acheront. Dissert. in Mus. Etr.
Gorian., Tom. in, p. ^6.
3 Lanzi, Sagg. di Ling. etr., con-
linuaz. del Tom. n, Indice i e ir,
delle voci Etrusche Osche.
4 Id., Tom. it, p. 283
5 Lartem Herminium, Liv., lib. ni,
p. 65.
6 Heynii, Etr. Antiq. a commentitiis
interpr. liberata commentano. In
Comm. Gotting. societ., Tom, vn»
p. 27.
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rone notata come sinonimo di buoni ; mentre neh" antica
lingua latina bonum dicevasi maiium ' forinola che in lor
linguaggio usarono anche gli Arcadi e i Lacedemoni, come
da Plutarco e da Aristotele raccoglie il Passeri2. Ma se per
le citate autorità degli antichi furono i Mani una cosa stes-
sa coi Lari, di che estesamente ragiona anche il citato scrit-
tore, è da ricercasi se i varj nomi loro dati e di Dei Mani
e di Lari e di Eroi concorrano a darci una medesima idea
dell'oggetto preso in esame, per quindi poter esser certi
del vero significato della figura equestre, alla quale credo
che tutti quei nomi convengano.
È ripetutissima nelle iscrizioni lapidarie degli Etruschi la
voce Lar, talvolta degenerata in Lars, Lartes, Lartìie e
simili. Il Lanzi che tali voci esamina ponderatamente, le dà
per prenomi di etnische famiglie 3, e nota che anche i gram-
matici latini più antichi deducevano il prenome Lar dall'
Etruria. * Valerio Massimo vuol che tal prenome dipenda da-
gli Dei Lari, sebbene anticamente fosse voce etnisca. Il
ciotto Heyne prende a provare che tal vocabolo potè esser
prenome pei meno antichi Italiani, 5 ed in origine un no-
me di dignità nei più antichi 6. Lo stesso Lanzi spiegando
i monumenti etruschi, concorre in questo parere ove scri-
ve che Las a, lo stesso che Lara pare un nome generico non
\ Fest. ap. Pomp. Laetum., in toc.
Manes, p. 2 24-
% Acheront. Dissert. in Mus. Etr.
Gorian., Tom. in, p. ^6.
3 Lanzi, Sagg. di Ling. etr., con-
linuaz. del Tom. n, Indice i e ir,
delle voci Etrusche Osche.
4 Id., Tom. it, p. 283
5 Lartem Herminium, Liv., lib. ni,
p. 65.
6 Heynii, Etr. Antiq. a commentitiis
interpr. liberata commentano. In
Comm. Gotting. societ., Tom, vn»
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