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TAVOLA t\. 265
Riconosciuto il soggetto t passiamo a" particolari. Esplo-
riamo in quanto si può la cista, il luogo, // /tìtf/o 3 le per~
sone . Tito Livio ci farà scorta. La storia ? c&e eg/« ci" A«
tramandata intorno a3 misteri di Bacco l, e' insegna che
questi eran da prima celebrati dalle sole matrone in Italia
che di giorno ire volte lJ anno vi si iniziavano una V altra.
Paculam Miniarci Campanaro, sacerdotem omnia tamquam
Deum monitu immutasse ? iniziando entro il loro sacra-
rio anche uomini\ e ciò dì notte* e cinque volte ogni mese.
Tal costume introdotto da un Greco in Etrurla si propagò
presto per tutta Italia ed in Roma stessa ? ove le matrone
in abito di Baccanti3 e gli iniziati si adunavano a fare le
loro orgie in luco Similae che i critici leggon Semeiae 2:
lezione che può stabilirsi con V autorità di molti latini che
questa Dea chiaman Semele. Il nuovo sistema di Pacala
produsse poi un vefo sconvolgimento. Sotto pretesto di re
licione si veniva introducendo nella gioventù un libertinag*
gio nefando . Impudicizie, uccisioni occulte, avvelenamenti^
falsificazioni di caratteri, di testamenti, di sigilli erano
gli esercizi di quella tenebrosa palestra ?* onde sarebbe al fi~
ne la Repubblica stessa caduta e spenta, se scoperto V ar«
cano nel 567 di Roma non fossero stati vietati per tutta I*
talia i baccanali e i sacerdoti della setta ? processati i com-
plici, e puniti cjual pia qual meno severamente. Furono
molte migliaia, e molti dovettero essere tra* Falisci da che
fra i quattro capi scoperti in Roma, che Livio chiama ma-
ximos sacerdote» conditoresque eius sacri, tra quali omnia.
1 Liv,, Histor., Op. Tom. m, lib.
xxxlx, cap. xiii. et sq.. p. 432 •
*e Vid. Doujat, et Crevier, sicut in
notis ad Liy., Tom. v, lib. xxxix
eap. xii, p. àiy.