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Inghirami, Francesco
Pitture di vasi etruschi: per servire di studio alla mitologia ed alla storia degli antichi popoli (Band 2) — Florenz, 1853

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https://doi.org/10.11588/diglit.860#0122
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122

DEI VASI FITTILI

lodati espositori tutti concordemente in due degli altri personaggi espressi, i
due araldi Hodio ed Euribate, l'uno che s'intrattiene a parlar con Patroclo,
l'altro che guarda verso gli ambasciatori, ad esplorar forse il resultamelo
della missione (4). Ma i personaggi incogniti son quattro, ed io giudico esser-
vene posti alcuni a simetrizzar la composizione, piuttosto che a rappresentar
cosa che abbian raccontato i poeti, giacché ai pittori lice talvolta introdurre
della moltitudine di figure anche ove il fatto rigorosamente narrato non ne
faccia vedere la necessità. Non v'è infatti motivo alcuno da creder Patroclo
l'uomo ammantato, e col capo scoperto, che vedesi ultimo nella composizione.
La cosa medesima io sospetto esser avvenuta rapporto ai cavalli che vedonsi
posti simmetricamente nella più bassa composizione. Dicono alcuni che quei
due destrieri sieno l'abbreviata indicazione de'dodici corsieri promessi ad
Achille come un dono il più adattato a calmar la sua collera (2). Io li posso
credere ivi dipinti anche indicativi di viaggio, sia di partenza o d'arrivo, e lo
desumo dal vedere questo domestico animale rappresentato nei soggetti molto
analoghi al presente, e senza molto allontanarsi da fatti de' quali or si tratta,
citerò una tazza dov'è dipinto Priamo che va ad Achille per l'oggetto di ri-
scattare il corpo d'Ettore, ed ivi pure sono de' cavalli imbrigliati (3); ma del
cavallo come simbolo di viaggio ne ho parlato in altra mia opera (4), sicché
mi ristringo qui a riflettere che non disdicono i cavalli ove son giunti amba-
sciatori ad Achille per tornar nuovamente ad Agamennone. Che se avessero
il significato dei dodici corsieri promessi ad Achille, come è stato supposto (5),
non si vedrebbero ugualmente rappresentati nella tazza ov'è dipinto, com'io
dissi, l'arrivo di Priamo alla tenda d'Achille per chiedere il corpo d'Ettore,
ove non si fa parola di cavalli donati, né mancherebbero i cavalli nelle rap-
presentanze d'Achille, se qui fossero que' medesimi tanto da lui pregiati, come
pure è stato supposto (6).



(1) Raoul-Rochette, e Finati opere citate.

(2) Raoul-Rochette cit. ap. Inghirami Galleria Omerica, Iliade, tona. lì,
p. 240.

(3) Galleria Omerica, Iliade tom. n, tavv. ccxxxvm, ccxxxix.

(4) Monumenti etr., ser. i, p. d61, 168, 204, 635, 638, 660,

(5) Raoul-Rochette op. cit. ap. Inghirami Galleria Omerica, Iliade, tom. Il,
p. 240.

(6) Finati, Mus. Borbon. cit.
 
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