Quattro Donne, trauagliate da Jbiriti Xinsernal
dannazione, nella Cappella della N VN~
ZIA TA vengon liberate—) *
Cap. LXXIX.
E quando iDiscepoli del Saluador
nostro liberauanle persone imper
uersate dalla diabolica noia, si ralle
grauano come d'vna grandissima
opera, dicendo ‘Domine etiam De- Luc.c.io.
monia fubijciuntur nobis in nomine-)
tuo ; qual sarà dunque la contétezza di coloro,che
dal diabolico Spirito infeItati ottengon liberazio-
ne? Io in vero la credo limile a quella,che haureb-
be chiunque infetto di piaghe crudeli,& incurabi-
li , doue non abbiali forza i lalutiferi medicamen-
ti , se le vedeise tutte ad vn tratto sai dare lènza do
iore . Tale esser douea quella di quattro Donne,
vna appellata Vaggia, moglie di Giuliano dal Pog
gio a Capitone del Bagno, e due lue figliuole, &
vna nipote: le quali lènza intermissioneagitate
da'Spiriti , dalia diuina Giultizia maladetti, sì di
giorno, e sì dinotte,con impetuosacòfusione mi-
seiabilissimamente furiauano. Accortoli dunque
Giuliano, il viuer loro, e quel di lui, che moleltia
ne sentiua, sopr’ogn’altra milèria eiser infelice,•té"
tana caldamente. Se ad altri, per via di limoline ,
(pelle volte Iacea tentare, rimedio a cotanta dila—
uuentura, con digiuni, orazioni, sacrisicij santi, e
(congiurazioni. Né si mancò da lui a que1 luoghi
I i santi