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CAPO TERZO.
62
Il Duomo.
DAll’ antica passando alla Cattedral (
moderna, è da osservar prima la por-
ta grande del noltro marmo rosso, innan-
zi alla quale alquanto di (i to è coperto: tal’
uso sottentrò ne’ secoliinferiori a gli antichi
vestiboli, e portici, che innanzi le Balili-
che si laccano, principalmente per li publi-
ci penitenti, quali stavan fuori assai tempo
prima che venissero ammelsi. Non era for-
sè differente cosa quell’ -drco altissimo sopra
z. i.r. 4. due colonne, che per testimonio di Proco-
pio vedeasi fuor del tempio de’ SS. Sergio
e Bacco,; nè 1’ Arca del veftìboloà.' altra Chie-
1-3-s.^7.. di cui parla Leone Olliese . Li due
Grifi alati, sopra quali posan le colon-
ne, che somentano lo sporto , vengono da
costume antichissimo preso fin dagli Egi-
zi, i quali Leoni, Sfingi, ed altri animali, I
■ T’U!
e mostri figuravano avanti le porte de i Tem-
pi, quali a cuslodia, per testimonio di Stra-
bono, di Plutarco, e di Clemente Alessan-
drino. Bizarre son le figure lavorate a bas-
so rilevo in dura pietra da i lati, perchè le
più grandi rappresentano due Paladini di
Carlo magno ; Orlando , che si riconosce
dal nome (colpito della sila spada ( Durìndav-
da non Durlindana) e Oliviero, che suole ac-
compagnarli con lui.Quelli in vecchi spada
tiene una mazza ferrata concatena, infon-
do alla quale non è veramente un pomogra-
nato, com’altri ha scritto, ma palla di fèr-
ro piena di punte, da che impariamo la for-
ma di quell’ arme: quegli ha seudo cunea-
to, ed è vestito di maglia, della quale è co-
perta anche la sinistra gamba, ma non la
■ dritta. Mirabil cosa è, come la llessillima
| armatura deseriva Livio negli antichi San- tib‘9’
* niti: seudo acuto in fóndo, spugna per di-
fen-
CAPO TERZO.
62
Il Duomo.
DAll’ antica passando alla Cattedral (
moderna, è da osservar prima la por-
ta grande del noltro marmo rosso, innan-
zi alla quale alquanto di (i to è coperto: tal’
uso sottentrò ne’ secoliinferiori a gli antichi
vestiboli, e portici, che innanzi le Balili-
che si laccano, principalmente per li publi-
ci penitenti, quali stavan fuori assai tempo
prima che venissero ammelsi. Non era for-
sè differente cosa quell’ -drco altissimo sopra
z. i.r. 4. due colonne, che per testimonio di Proco-
pio vedeasi fuor del tempio de’ SS. Sergio
e Bacco,; nè 1’ Arca del veftìboloà.' altra Chie-
1-3-s.^7.. di cui parla Leone Olliese . Li due
Grifi alati, sopra quali posan le colon-
ne, che somentano lo sporto , vengono da
costume antichissimo preso fin dagli Egi-
zi, i quali Leoni, Sfingi, ed altri animali, I
■ T’U!
e mostri figuravano avanti le porte de i Tem-
pi, quali a cuslodia, per testimonio di Stra-
bono, di Plutarco, e di Clemente Alessan-
drino. Bizarre son le figure lavorate a bas-
so rilevo in dura pietra da i lati, perchè le
più grandi rappresentano due Paladini di
Carlo magno ; Orlando , che si riconosce
dal nome (colpito della sila spada ( Durìndav-
da non Durlindana) e Oliviero, che suole ac-
compagnarli con lui.Quelli in vecchi spada
tiene una mazza ferrata concatena, infon-
do alla quale non è veramente un pomogra-
nato, com’altri ha scritto, ma palla di fèr-
ro piena di punte, da che impariamo la for-
ma di quell’ arme: quegli ha seudo cunea-
to, ed è vestito di maglia, della quale è co-
perta anche la sinistra gamba, ma non la
■ dritta. Mirabil cosa è, come la llessillima
| armatura deseriva Livio negli antichi San- tib‘9’
* niti: seudo acuto in fóndo, spugna per di-
fen-