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Maffei, Scipione; Vallarsi, Jacopo [Oth.]; Berno, Pierantonio [Oth.]
Verona Illustrata (Parte Terza): Contiene La Notizia Delle Cose In Questa Citta' Piu' Osservabili — In Verona: Per Jacopo Vallarsi, e Pierantonio Berno, 1732

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Capo terzo: Antichità Cristiane
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https://doi.org/10.11588/diglit.62319#0034
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I. 2. e- 11,
preti osi
eperii.

cap.
I. 5. r. a

59 ANTICHITÀ' CRISTIANE éo

tà si veggono fino in un molaico del quinto
secolo predò Ciampini ; e il Salvatore che
gliele condegna, si vede in arca non dissimil
da quella prelìoil Bollo,e I’ Arringhi. Sov-
vìenmì d’una lucerna antica di metallo, os-
servata da me più volte nella Galleria del
gran Duca, e lavorata quando I’ arti erano
ancora in ragionevol grado: è in forma di
barca, con S. Paolo in atto di predicar dal-
la prora, e S. Pietro che siede in poppa, e
Ha reggendo il timone. Quel monumento
parla più d’un libro.
S. "Pietro in C afelio.
QUesta Chieda fu detta da Liutprando
dì pre^ìofo lavoro. La nomina nella sua
òtoria, per essère in essa fiato predo da’ dol-
ciari di Berengario 1’ Imperador Lodovico
terzo, come si è detto innanzi. I guastamenti
fattivi non lasiciano più riconodcere nè 1’ an-
tichità del Tempio, nè la preziosità del la-
voro da Liutprando commendata . Delle
navate la meridionale è larga quindici pie-
di e mezo, la settentrionale oresice di die-
ciotto. Osservasi tale inegualità in più Chie-
de antiche, di che veggasi Monsignor Ciam-
pini , ove tratta de’ Mosiaici antichi .
Dice Amalario, che nella parte settentrio-
nale fiavan le donne, e conferma l’Ordine
Romano, che stessèro gli uomini nella me-
ridionale, onde parrebbe adeguato alle don-
ne spazio maggiore; ma forsè non in ogni
paese era 1’ uso istesso, perchè in altre si tro-
va all’ incontro più larga la meridionale .
Osservinsi in quella Chieda due rare isicri-
zioni siopra lassre di marmo Greco, polle già
alle siepolture di due danti Vesicovi , e veg-
gasi quanto de n’ è detto nell’ Istoria. Le
cassette di marmo, eh’ or vi don siopra fur
poste modernamente. Non ha gran tempo,
che lòpra un’ arca antica di pietra fuor del-
la Chieda fu scritto giacervi siepoltò il Re
Berengario : chi vorrà crederlo , farà con
piacere un’ osservazion di più. Quell’ Impe-
radore fu uccido in Verona, ma non si ri-
cava da Liutprando il luogo nè della mor-

te, nè del siepolcro. Ben dice, che una pie-
tra pojìa avanti alla porta dì certa Cbiefa ri- e-
tenea le macchie del duo siangue, onde sicrisi-
sie posicia il Sigonio, come non potè tal dallo
lavarli mai ; ma convien dire sia poi riusici-
to di trovare miglior’ acqua , mentre a dì
nostrital maraviglia più non si vede. In que-
lla Chieda fu coronato il sommo Pontefice
Urbano III novamente eletto , il che si ha
nel Cronico di Radolfò, e in quella egli can-
tò mellà 1’ anno n86 a 14 d’ Aprile, co-
me da membrana veduta nel duo Archivio
dal Panvinio. Fuori nel canto è oldervabile
una pietra usata nella muraglia, in cui si P‘
ha isicrizione del 1239 , per memoria del-
la venuta a Verona dell’ Imperador Fede-
rico.
Santo Stesano.
OUesta Chieda era in esiere fin nel quin-
to siecolo benché in altra forma, aven-
dola satta atterrare il jRe Tecdorico, come
nell’ Ifioria si è ragionato. Grand’ argomen-
ti ci sono per credere, che Iòide un tempo
la Cattedrale. Preziosia e molto vecchia la-
pida è in ella, da cui s’impara quanti de5
nostri antichi e danti Vesicovi solsero qui sie-
polti, e quante altre reliquie ripolle . Soa
da vedere nel siotterraneo alquante colonne
di marmi slranieri, con capitelli di pietra
nollrale variamente, e barbaramente lavo-
rati, e alcune arche grandissime,quali sier-
viron prima per Gentili, come qualche avan-
zo d’ isicrizione manifèlla , e daranno poi
Hate adoprate per li nollri Santi.
Sopra tutto è degna d’osiservazione la gran
cattedra roza e sichietta di pietra, che qui-
vi si conserva ancora, e siopra la quale a-
vrannolèduto i nollri antichi Pallori. Con
singolar cura, e venerazione consiervavano
già i Criltiani le sedi de’ lor primi Vesico-
vi , siopra di che veggasi il Senator Bonarro-
ti nelle Osiservazioni a’ Vetri Cimiteriali.
Nelle pietre della facciata furono scolpite p. 30I.
quantità di memorie per lo più del secolo
del izoo.


 
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