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sbprabbondauangli. Faceuali però sbozzare sù'suo!diFegni,etirar'auantile
fatture, sgrossandole , come di far conuenne semore a rutti que' Maesìri grandi,
che tante opre intrapresero.
Più di tutti però si valse egli su! principio di Gio. Giacomo Sementile di Fran-
cesco Gedi,che furono duo'de'suoi più brani alheui, e riuscirono poi grand'huo-
mini. Pregiauasene Guido, e vantauaF auer duo'soggetti da porer' intraprende-
re qual ùfoùe Fato gran lauoro, ebenpreFovFirne,dando loroidisegni. Pre-
gato egli perciò dall'Altezza di Mancoua ad andare a dipingere colà certi Fesd
chi, vi mandò queFi, quali anche Fimo superFuo accompagnar co* schizzs,aiu-
tandoli col coniglio in voce solo, e coldiscorsb. Non potendo poi ricusare
di andar* a seruire il Cardinale Aldobrandino, Nipote già di Papa Clemente, ed
allora Arduescouo di Rauenna, si per le cortese nceuute (empre in Roma da^,
Sua Eminenza, sì perle ilfanze gli ne Ficea , non solo con gentiliFìme lettere,
eh' oggi si trouano predo di noi, ma con la viua voce del Card. Legato, che più
volte a tale effetto fu a trouarlo, conduce seco i Ridetti a dipingere in quella
Catedrale la farnosa Cappella del Santiùìmo. V' andò anche il Marescotti huo-
mo facile, e risoluto, ancorché inferiore di gran lunga all' intelligenza de' com-
pagni . Furono introdotti colà,sìne'Feschi laterali, e della Cupola, si nel qua-
dro principale a olio, rappresentante la Manna nelDiserco, concerti di figure
così ben aggiuFati, idee così nobili, espredìoni così proprie, ed aìfeccuose ; ed
eseguitoiltuttoconvnco!oritocosìviuace,eghiotto, che n'ebbero a trase-
colare que' Popoli, non auuezzi per saddietro a così dotta, & insieme vaga ma-
niera . Sì lauorò alla gagliarda, Fiori dell'vso, perche eseguiua puntualmente i
pensìeri, & incontraua i gemi del Maesfro il Sementi ; & il Cedi asfrontaua con
tanto ardire, e fsacaho l'impoFo Jauoro, che ne gubùaua Guido, e ne Fupi^
ua,rendendolo perciò più coraggioso con la lode, che pungendo insìeme l'emu-
lo, maggiormente anche lui innanimiua. Nè minor prontezza moFraua il Ma-
rescotti,che con nuoue facezie condiua Tempre la radunanza di sì fiorita conuer.
sazione. Domandò Fa l'altre cosevn giorno con grande iFanza a Guido, in
che paeseFtrouaìsero,equa!e foFeil nome di quella Città, che attribuito a
granseempiezza ,e Fupidita; nò Signore diFe, non vi marauigliate, perche hò
vditosemprechiamarla Rauenna da'pignoli, e dopo tanto tempo io sono an-
che a vederne vn solo in tauola. A fè c'hd ragione, rispose Guido, e pure le ne
tien conto coFì, come in altri luoghi della fùsaglia. Fece egli perciò la mattina
vegnente vn pranzo a Fmig'ianza di quello,che Tito Quinzio Romano con-
doctierd'esercitorac-ontaua(permnan!mirc i soldaci) eisergii Fato Fitto da
vn'anucoCa'cedonese , tutto di carne di porci, paragonando a quella appunto
l'immenso esercito del Rè Antioco : così dico , Fce Guido,yn palio tutto con-
dito, e regalato di queFa yiuanda , Franiera ai Marescotti. Gioncata finta di'
pignoli, e zucchero: la rnineFra con latte de'Fesh : agliata, e Fporettide'nie-
desinì: : croFate , & off Jie de'FcFi ripiene ; & in vkimo vi gran buccino di cour
fettati, sedendo ciascuuo sopra vn mezzo Tacco de' Ridetti ben colmo , con ri-
E sa
sbprabbondauangli. Faceuali però sbozzare sù'suo!diFegni,etirar'auantile
fatture, sgrossandole , come di far conuenne semore a rutti que' Maesìri grandi,
che tante opre intrapresero.
Più di tutti però si valse egli su! principio di Gio. Giacomo Sementile di Fran-
cesco Gedi,che furono duo'de'suoi più brani alheui, e riuscirono poi grand'huo-
mini. Pregiauasene Guido, e vantauaF auer duo'soggetti da porer' intraprende-
re qual ùfoùe Fato gran lauoro, ebenpreFovFirne,dando loroidisegni. Pre-
gato egli perciò dall'Altezza di Mancoua ad andare a dipingere colà certi Fesd
chi, vi mandò queFi, quali anche Fimo superFuo accompagnar co* schizzs,aiu-
tandoli col coniglio in voce solo, e coldiscorsb. Non potendo poi ricusare
di andar* a seruire il Cardinale Aldobrandino, Nipote già di Papa Clemente, ed
allora Arduescouo di Rauenna, si per le cortese nceuute (empre in Roma da^,
Sua Eminenza, sì perle ilfanze gli ne Ficea , non solo con gentiliFìme lettere,
eh' oggi si trouano predo di noi, ma con la viua voce del Card. Legato, che più
volte a tale effetto fu a trouarlo, conduce seco i Ridetti a dipingere in quella
Catedrale la farnosa Cappella del Santiùìmo. V' andò anche il Marescotti huo-
mo facile, e risoluto, ancorché inferiore di gran lunga all' intelligenza de' com-
pagni . Furono introdotti colà,sìne'Feschi laterali, e della Cupola, si nel qua-
dro principale a olio, rappresentante la Manna nelDiserco, concerti di figure
così ben aggiuFati, idee così nobili, espredìoni così proprie, ed aìfeccuose ; ed
eseguitoiltuttoconvnco!oritocosìviuace,eghiotto, che n'ebbero a trase-
colare que' Popoli, non auuezzi per saddietro a così dotta, & insieme vaga ma-
niera . Sì lauorò alla gagliarda, Fiori dell'vso, perche eseguiua puntualmente i
pensìeri, & incontraua i gemi del Maesfro il Sementi ; & il Cedi asfrontaua con
tanto ardire, e fsacaho l'impoFo Jauoro, che ne gubùaua Guido, e ne Fupi^
ua,rendendolo perciò più coraggioso con la lode, che pungendo insìeme l'emu-
lo, maggiormente anche lui innanimiua. Nè minor prontezza moFraua il Ma-
rescotti,che con nuoue facezie condiua Tempre la radunanza di sì fiorita conuer.
sazione. Domandò Fa l'altre cosevn giorno con grande iFanza a Guido, in
che paeseFtrouaìsero,equa!e foFeil nome di quella Città, che attribuito a
granseempiezza ,e Fupidita; nò Signore diFe, non vi marauigliate, perche hò
vditosemprechiamarla Rauenna da'pignoli, e dopo tanto tempo io sono an-
che a vederne vn solo in tauola. A fè c'hd ragione, rispose Guido, e pure le ne
tien conto coFì, come in altri luoghi della fùsaglia. Fece egli perciò la mattina
vegnente vn pranzo a Fmig'ianza di quello,che Tito Quinzio Romano con-
doctierd'esercitorac-ontaua(permnan!mirc i soldaci) eisergii Fato Fitto da
vn'anucoCa'cedonese , tutto di carne di porci, paragonando a quella appunto
l'immenso esercito del Rè Antioco : così dico , Fce Guido,yn palio tutto con-
dito, e regalato di queFa yiuanda , Franiera ai Marescotti. Gioncata finta di'
pignoli, e zucchero: la rnineFra con latte de'Fesh : agliata, e Fporettide'nie-
desinì: : croFate , & off Jie de'FcFi ripiene ; & in vkimo vi gran buccino di cour
fettati, sedendo ciascuuo sopra vn mezzo Tacco de' Ridetti ben colmo , con ri-
E sa