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queste due teste, più tosto che del solo Giano, siano di
Acca e Laurenzia ; giusta il parere di Mr. Baudelot (1) ;
e tanto succede in proposito di un forse giovine Bacco ,
di cui abbiamo un erma doppio nel Museo Regale Bor-
bonico di mia Direzione, colla medesima testa del nume
replicata da ambe le facce : non meno che in altro Bac-
co , biforme anch' egli, che osservasi in gemma di Do-
menico de' Pvossi ; se la interpetrazione data a tal gemma
da Paolo Alessandro Maffei sussiste (2). Oltracciò il Conte
di Caylus ha pubblicato un erma di bronzo, sul quale
poggian due teste di una stessa donna , che egli non è
lontano da interpetrare per una Musa (3). Ma da un
luogo di Luciano siamo anche avvertiti, che tal cosa avea
principalmente luogo in fatto di Mercurio; pel quale mo-
tivo , se io non m'inganno , da S. Gregorio Nazianzeno
ne' versi a Nemesio veniva Mercurio chiamato àyùvtpog (4).
Il luogo di Luciano, che leggesi nel dialogo TLsvg r^ay^oq
( luppiter tragoedus ) è questo alla latina ; Cuiusmodi
sunt quaedam mercuriale s imagunculae dupllces , et
utrinque similes > ad qùamcumque illarum partem le
verterìs (5). Dove un greco Scoliaste , che io do qui la-
tino , annota : Hermae erant columnae quaedam qua-
(1) V. il Conte di Caylus Recueil d'Antiquités tom* II. pag, i5o„
(2) Part. IH. tav. 28. pag. 46.
(3) Al cit. tom. II. tav. L. pag. iSa..
(4) Vedilo al tom. II. pag. i43. V. i36.
(5) V. il tom. II. pag. 691. della edizione di Amsterdam del 1743»
48'1 tom. VI. pag. 276. della edizione di Dueponti del 1790.
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queste due teste, più tosto che del solo Giano, siano di
Acca e Laurenzia ; giusta il parere di Mr. Baudelot (1) ;
e tanto succede in proposito di un forse giovine Bacco ,
di cui abbiamo un erma doppio nel Museo Regale Bor-
bonico di mia Direzione, colla medesima testa del nume
replicata da ambe le facce : non meno che in altro Bac-
co , biforme anch' egli, che osservasi in gemma di Do-
menico de' Pvossi ; se la interpetrazione data a tal gemma
da Paolo Alessandro Maffei sussiste (2). Oltracciò il Conte
di Caylus ha pubblicato un erma di bronzo, sul quale
poggian due teste di una stessa donna , che egli non è
lontano da interpetrare per una Musa (3). Ma da un
luogo di Luciano siamo anche avvertiti, che tal cosa avea
principalmente luogo in fatto di Mercurio; pel quale mo-
tivo , se io non m'inganno , da S. Gregorio Nazianzeno
ne' versi a Nemesio veniva Mercurio chiamato àyùvtpog (4).
Il luogo di Luciano, che leggesi nel dialogo TLsvg r^ay^oq
( luppiter tragoedus ) è questo alla latina ; Cuiusmodi
sunt quaedam mercuriale s imagunculae dupllces , et
utrinque similes > ad qùamcumque illarum partem le
verterìs (5). Dove un greco Scoliaste , che io do qui la-
tino , annota : Hermae erant columnae quaedam qua-
(1) V. il Conte di Caylus Recueil d'Antiquités tom* II. pag, i5o„
(2) Part. IH. tav. 28. pag. 46.
(3) Al cit. tom. II. tav. L. pag. iSa..
(4) Vedilo al tom. II. pag. i43. V. i36.
(5) V. il tom. II. pag. 691. della edizione di Amsterdam del 1743»
48'1 tom. VI. pag. 276. della edizione di Dueponti del 1790.
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