Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia (1.1822)

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che non volendo , non possono essere forzati at Becurio-
nato. Cosi anche Cujacio interpetra questa legge, il quale
sulla leg. 3. de Decurion. lib. X. si spiega in questa gui-
sa : Celatimi est, invitos ad Decurionatus honorem non
vocari eos, qui majores sunt annis quinquagintaquin-
que , qui tamen sua sponte susceperint ' decurionatum »
licei excesseriat annos septuaginta, non eximentur De-
curio num albo : e così tutti gli altri Comentatori. Non
vi è dunque per la lettura di sexsaginta difficoltà nè per
1' ortografìa , nè per legge di età : ma una se ne incontra
perla sentenza dell'Iscrizione, la quale assolutamente pre-
senta l'idea di un privilegio, in forza del quale si dispen-
sava all'età, ciò che vogliono dire le parole ob liheralitatem
cimi esset annorum sexs adlegerunt gratis. L'essere ascritto
fra i Decurioni di sessant' anni non ricercava privilegio al-
cuno , perchè volendolo, essi vi poteano essere ammessi.
Ma gli autori dell'una, e dell'altra opinione, se mal non
m' avviso , avrebbero dovuto diligentemente indagare , se
il sexs sia realmente abbreviato, o all'opposto perfetto ed
intero; dipoi con esempj dimostrare, che il sexsaginta, o
il sexsdecim sia stato alle volte abbreviato nella detta for-
ma , e finalmente con argomenti provare essere falsa qua-
lunque altra interpretazione di detto vocabolo. E perchè
questo non si è fatto , pare, ch? essi abbian combattuto
alla cieca. Ed infatti, esaminato bene tutto il contesto del-
l' Iscrizione, e ciascuna delle sue parole, non mi pare che
vi sia motivo di credere il sexs abbreviato ; giacché F au-
tore di questa non ne ha abbreviata alcuna , fuorché il
moine, e la solita forinola lapidaria P. S. Onde si può