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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 7.1851

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Gervasio, Agostino: Osservazioni sulla iscrizione onoraria di Mavorzio Lolliano in Pozzuoli: lette all'Accademia il dì 17 giugno 1845
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https://doi.org/10.11588/diglit.10822#0042

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28 GERVASIO

» quae ratio adullerum hac ratione monstratur, e vera-
)> inente fino a'tempi di Dion Cassio lib. 78 c. 14, ed
r> anzi come pare fino a quelli di Constantino , non si
» potè esser prefetto urbano senz' esser consolare. Gli

impressa per Francesco Mazalis nel i5o3
da lui riscontrata , leggasi chiaramente
consulem, e non exulem. » IL panni,
» ei soggiugneva , che una tale variante
)> abbia da tenersi per una vera corre-
i> zione , venendo ella autenticata an-
» che da ciò che pone in seguito il me-
li desimo autore. Se avesse scritto exulem
» et adullerum egli si sarebbe dovuto
» limitare ad addurre le sole ragioni
» che lo fecero divenire 1' uno e 1' al-
)) tro. Ma dopo aver citata quella dell'
)) adulterio, conchiudendone » Flaec
)> illuni ratio adulterum fecit, egli
)) continua : Mercurius vero in Aqua-
ri rio constitutus sine testimonio lovis ,
» idest in domo Saturni et Saturnus in
iì domo Mercurii commutatis invicem
« domibus, abstrusarum literarum con-
ti scium faciunt, honoresque tilt, maxi-
» mas in nono loco in domo sua piena
)> lumino Luna constituta decernit. Or
i> tutto ciò sarebbe inutile e fuori di
)> luogo nella lezione di Aldo , mentre
)> allJ opposto è opportuno anzi neces-
» sario in quella del Mazalis , perchè
» contiene la seconda ragione promessa
» di sopra , ov' è chiaro che Firmico
» fra 1' altre dignità ha prescelto di
» notare il consolato, perchè questo era
» il massimo di tutti gli onori che si

n potevano conseguire. Aggiungasi che
» parlando esattamente secondo F ordine
ii de' tempi j egli avrebbe dovuto scri-
» vere quae ratio adulterum fecit vel
» quae ratio exulem , e che anzi in
)) vece dell' alternativa vel avrebbe do-
» vuto usare la copula et , perchè la
» pena è 1' ordinaria conseguenza del
» delitto". Del resto non vi è bisogno
)> di questa sua nuova- testimonianza
» per conferire il consolato a Lollia-
)) no , avendoglielo abbastanza assicurato,
■i quando 1' ha detto proconsole dell'
» Asia eh' era una provincia essenzial-
» mente consolare, e molto più quando
» 1' ha fatto prefetto di Roma , officio
» che fino a' tempi di Diocleziano , o
» piuttosto di Costantino non si concesse
» se non a chi aveva maneggiato i fa-
ll sci. Infatti Dione lib. 78 cap. 14
» mena gran rumore contro Macrino,
» quod curiam polluisset ; per aver
» fatto che Advento urbanam prius
» praefecturam quam consulatum es-
)) set consecutus ; idest quod praefe-
» ctus urbi ante fuerit quam senator n
» E realmente i successori di Lolliano
» per buon tratto di tempo ancora o si
» trovano registrati fra i consoli ordi-
» narii, o si ha indizio da altra parte
» eh5 erano stati suffetti. »
 
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