I70 QUARANTA
peritura; e, quando non fosse riuscito subito a chi ìi vide il
darne spiegazione , potessero i venuti dappoi , meglio in
quelli studiando, ciò fare. Della quale pratica lodevole
cotanto, oltre a' molti esempi che potrei addurre , panni
vedere ottimo riuscimento in una pittura murale sca-
vata in Pompei, un venti anni or fa se mal non mi ap-
pongo, e sospesa oggi con tutte le altre nelle stanze terrene
del real museo. Essa venne fuori dalle ceneri di quella
città addì 5 di novembre dell'anno 1827, in una via che
apresi dopo la seconda fontana, e serviva d'ornamento al
pilastro di una bottega , sul quale era stata condotta ,
alla distanza di quasi un sette palmi da terra; sì che il pas-
seggiero di sotto in sopra dovesse guardarla. Rappresenta essa
l'esequie di un giovane nudo, che ha il capo trapassato da
una specie di grosso chiodo, ed è portato da quattro uo-
mini sopra largo tavolato a guisa di feretro ; e questo chiodo
che videro allora ed il chiarissimo Cav. Avellino e gli altri
nostri accademici; questa specie di chiodo che conservo de-
lineato nel disegno, che lo stesso Giuseppe Marsigli diligen-
tissimo disegnatore de'pompeiani monumenti regalommi ;
questa specie di chiodo, che vedesi ancora nella copia del
dipinto fatta dal Marsigli e custodita nelle sale della regia
tipografia; questa specie di chiodo, dico, insieme con parte
della Minerva, oggi è svanito quasi interamente dall' into-
naco originale. Laonde chi volesse al presente, studiando in
questo dipinto, darne la spiegazione, senza tener conto di
ciò che quivi non più si vede, molto andrebbe lungi dal
vero. Perciocché, se per volgere di tanti anni essa riusci-
va difficilissima, al presente sarebbe impossibile, e la rap-
peritura; e, quando non fosse riuscito subito a chi ìi vide il
darne spiegazione , potessero i venuti dappoi , meglio in
quelli studiando, ciò fare. Della quale pratica lodevole
cotanto, oltre a' molti esempi che potrei addurre , panni
vedere ottimo riuscimento in una pittura murale sca-
vata in Pompei, un venti anni or fa se mal non mi ap-
pongo, e sospesa oggi con tutte le altre nelle stanze terrene
del real museo. Essa venne fuori dalle ceneri di quella
città addì 5 di novembre dell'anno 1827, in una via che
apresi dopo la seconda fontana, e serviva d'ornamento al
pilastro di una bottega , sul quale era stata condotta ,
alla distanza di quasi un sette palmi da terra; sì che il pas-
seggiero di sotto in sopra dovesse guardarla. Rappresenta essa
l'esequie di un giovane nudo, che ha il capo trapassato da
una specie di grosso chiodo, ed è portato da quattro uo-
mini sopra largo tavolato a guisa di feretro ; e questo chiodo
che videro allora ed il chiarissimo Cav. Avellino e gli altri
nostri accademici; questa specie di chiodo che conservo de-
lineato nel disegno, che lo stesso Giuseppe Marsigli diligen-
tissimo disegnatore de'pompeiani monumenti regalommi ;
questa specie di chiodo, che vedesi ancora nella copia del
dipinto fatta dal Marsigli e custodita nelle sale della regia
tipografia; questa specie di chiodo, dico, insieme con parte
della Minerva, oggi è svanito quasi interamente dall' into-
naco originale. Laonde chi volesse al presente, studiando in
questo dipinto, darne la spiegazione, senza tener conto di
ciò che quivi non più si vede, molto andrebbe lungi dal
vero. Perciocché, se per volgere di tanti anni essa riusci-
va difficilissima, al presente sarebbe impossibile, e la rap-