Scavamenti di Pompei. 41
pomerio della città, e l'altro interno verso la città istessa :
che questi doppii muri sostengono un terrapieno agger
che è fra di loro racchiuso , appunto come consiglia Vi-
truvio 1), acciò queste muràglie potessero in tempo di
assedio resistere all' urto degli arieti , e delle altre mac-
chine di guerra. Questo ctgger, o terrapieno, è largo , alla
dritta dell'uomo che entra in questa porta, 5 palmi e h ed
alla sinistra 3 palmi e fo, ed i quattro muri che lo sostengono
hanno fra' i e 2 palmi di larghezza , di modo che questi
baluardi sono larghi, uno oltre gli 8 palmi, Y altro oltre
i 10 palmi , larghezza più che sufficiente al passaggio
di due uomini armati che s' incontrino di fronte , come
insegna lo stesso Vitruvio2). Si è pure alla dritta del-
l' uomo che entra in questa porta scavata la scala che
saliva ai baluardi di larghezza palmi 8 composta di 9
scalini e di un piano inclinato e della medesima co-
struzione delle mura. I muri di cinta di questa città
non hanno generalmente questo terrapieno, che solo im-
piega vasi forse dai Pompeiani in quei luoghi che erano
più accessibili alle offese degli assediami. Questi muri
sono di antichissima costruzione, somigliante a quella di
un'epoca molto'vicina alle costruzioni pelasgiche e ciclopee.
Il modo con cui son costruiti , detto isodomon dai Gre-
ci 3), è composto di file di pietre rettangolari sovrappo-
ste l'una sull'altra, ed uguali l'ùna all'altra di altezza,
che si sostengono per la loro mole senza bisogno di aiuto
di cemento. Queste file di pietre sono nei nostri muri alte
1) Lib. 1. c. 3.
2) Vitruv. Loco citato.
3) Vìt. L. 2. c. 8.
*
pomerio della città, e l'altro interno verso la città istessa :
che questi doppii muri sostengono un terrapieno agger
che è fra di loro racchiuso , appunto come consiglia Vi-
truvio 1), acciò queste muràglie potessero in tempo di
assedio resistere all' urto degli arieti , e delle altre mac-
chine di guerra. Questo ctgger, o terrapieno, è largo , alla
dritta dell'uomo che entra in questa porta, 5 palmi e h ed
alla sinistra 3 palmi e fo, ed i quattro muri che lo sostengono
hanno fra' i e 2 palmi di larghezza , di modo che questi
baluardi sono larghi, uno oltre gli 8 palmi, Y altro oltre
i 10 palmi , larghezza più che sufficiente al passaggio
di due uomini armati che s' incontrino di fronte , come
insegna lo stesso Vitruvio2). Si è pure alla dritta del-
l' uomo che entra in questa porta scavata la scala che
saliva ai baluardi di larghezza palmi 8 composta di 9
scalini e di un piano inclinato e della medesima co-
struzione delle mura. I muri di cinta di questa città
non hanno generalmente questo terrapieno, che solo im-
piega vasi forse dai Pompeiani in quei luoghi che erano
più accessibili alle offese degli assediami. Questi muri
sono di antichissima costruzione, somigliante a quella di
un'epoca molto'vicina alle costruzioni pelasgiche e ciclopee.
Il modo con cui son costruiti , detto isodomon dai Gre-
ci 3), è composto di file di pietre rettangolari sovrappo-
ste l'una sull'altra, ed uguali l'ùna all'altra di altezza,
che si sostengono per la loro mole senza bisogno di aiuto
di cemento. Queste file di pietre sono nei nostri muri alte
1) Lib. 1. c. 3.
2) Vitruv. Loco citato.
3) Vìt. L. 2. c. 8.
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