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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,1.1852

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Avellino, Francesco Maria: Il mito di Talo: memoria; letta alla Reale Accademia Ercolanese nell'anno 1837
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https://doi.org/10.11588/diglit.14101#0052
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4-0 AVELLINO

Or da tutti i già nominati Tali parve allo Heyne di-
verso essere il più celebre, che questo nome stesso portas-
se i), ed intorno al quale ci proponiamo ragionare par-
ticolarmente nel presente lavoro. Se non che questo più
celebre Talo giustamente crede al contrario il sig. Hoeck 2)
non doversi riputar diverso da quello, che , come dicem-
mo , Cinetone diceva figliuolo di Crete , padre di Efesto,
ed avo di Radamanto: della quale opinione diremo anche
qualche cosa di poi.

Il mito relativo a questo Talo vien creduto dallo stesso
dotto Heyne per la bizzarria e singolarità sua appartenere
alla più remota e per conseguenza men eulta antichità 3):

come capricciosamente avea fatto ilCla- coloro che il denominano Perdice; e si

vier in un solo de' due luoghi di Pausa- sa pure che presso altri rimatisi anonimo,

nia. Egli mostra come K«Xws pure e non Lattanzio (arg. ad metani, lib. Vili fab.

TaXws leggesi in Clemente alessandrino 3 ) da al padre di Perdice il nome di Ca-

(protrept, p. 3o Sylb., ove però chiaro lao. Vedi il Munckéro adHygìn. fab.3g,

è parlarsi di altro diverso statuario : ve- lo Heyne ad Apollod. lib. Ili c. i5 seg. 9

di il catalogus del Sillig p. i34 seg.) p.348, il sig.Ahrcns ad Soph.fragm&'òil,

ed in Suida ( v. Htphxos hpóv ). Questa ed il cav. Welcker die griec. Tragoed.

lezione poi si giustifica collo scambio sì tom.I p. 433 segg. Veggansi pure le dotte

frequente delle due lettere K e T, del osservazioni del eh. sig. Osann ( Zim-

quale un bell'esempio somministra lo mermann Zeitschrifl i836 p. 70 seg.)

scoliaste di Sofocle citato dal Porson e sulla doppia ortografia del nome dell'ai-

dal Siebelis ( ad Oed. Col, v. i320 ) tico Talos, 0 Calos che ingegnosamente

nell'affine nome di TaXaòs, che insegna deriva da y.àXov nel senso di gyXov.

da alcuni dirsi pur K«X«ós. E lo scambio 1) Ad Apollod. lib. I c. 9 segm. 26,

di quelle due lettere esser comune nel ove nota che anche il Meursio Creta

dorico dialetto dicesi pur dallo scoliaste lib. IV cap. 14 ebbe a confonder tra loro

di Teocrito ad v. / idytt. 1. Del resto questi diversi Tali,

la polionimia di questo figliuol di De- 2) Creta tom. II p. 195 seg.

dalo è anche provata per l'autorità di 3) Ad Apollod. 1. c. pag. 89.
 
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