MITO DI TALO 41
la qual cosa per altro non sembra ben confermata dall'au-
torità degli scrittori, e de' monumenti , i quali sono di
epoche più recenti, ed anche di quelle del più delicato
gusto ed incivilimento, come avremo occasione di osservare
anche di poi. Certo è che oltra il già recato luogo di
Cinetone, il più antico scrittore, di cui ci resti notizia che
abbia ragionato del mito di Talo, è Simonide (ol. 56-78) 1).
Secondo la notizia , che ne troviamo nel lessico di Fozio,
ed in Suida , questo poeta avea detto di Talo che era di
bronzo, e che fabbricato lo avea Vulcano , ed avea nar-
rato che volendo impedire a' Sardonii di trasportarsi appo
Minosse , saltava nel fuoco, e quindi abbracciati li faceva
morir bruciati : dal che poi derivata credeasi l'espressione
di. sardonia rìso 2). Secondo Zenobio Simonide avea fatto
abitar Talo in Sardegna prima di passare in Creta, ove
credè lo Heyne che dovette condurre suoi coloni a Minosse,
1) li cav. Welcker crede che,Si- xaS-aXXóftevov, w; «v xa^ùv, wporfp vi-
ni oni de abbia tratta da poeti più antichi £ófuvov àvatfw l'Trixùay.ovras. Le stesse
i suoi racconti su Talo, ma ne reca un cose ripete Suida sotto la stessa voce
argomeuto che non ci sembra di gran Xapìóvios yt'kws. Vedi il framm. 71 di Si-
forza , fuso cioè della poetica voce monide nella collezione fattane dal sig.
iTnx.'iay.ovras che leggesi in Fozio ed in Schneidewin , e la pag. 801 de' poelac
Suida : vedi la nota seguente. Una voce fyrici graeci del dottissimo Bergli.. Sc-
usata in poesia da Simonide potea esse- condo questa lezione Talo mettea a mor-
re da lui stata scelta piuttosto che sug- te i Sardonii che non voleano traspor-
geritagli da altro poeta. Vedi diegrìech. tarsi presso Minosse : dovrebbe quindi
Tragoed. toni. I p. 74. supporsi ch'egli trovavasi in Sardegna,
2) Fozio p. 5oo giusta la ricevuta mentre ove col eh. Welcker leggasi
lezione : ^apìivios yi\ws. 3$;j<&y/$f)$ TJy p0i;\ó,u£vov in Fozio ed in Suida ( die
Ta'Xwv tÒv 'Rtyais-órwr.rov SapWovs w Griech. Tragoed. t. 1 p. 74 ) questa
/3oyXo,wévc;Ds <iri$v,Msjv,\ wpò;M;vw« ih <!rvp supposizione non più divieti necessaria.
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la qual cosa per altro non sembra ben confermata dall'au-
torità degli scrittori, e de' monumenti , i quali sono di
epoche più recenti, ed anche di quelle del più delicato
gusto ed incivilimento, come avremo occasione di osservare
anche di poi. Certo è che oltra il già recato luogo di
Cinetone, il più antico scrittore, di cui ci resti notizia che
abbia ragionato del mito di Talo, è Simonide (ol. 56-78) 1).
Secondo la notizia , che ne troviamo nel lessico di Fozio,
ed in Suida , questo poeta avea detto di Talo che era di
bronzo, e che fabbricato lo avea Vulcano , ed avea nar-
rato che volendo impedire a' Sardonii di trasportarsi appo
Minosse , saltava nel fuoco, e quindi abbracciati li faceva
morir bruciati : dal che poi derivata credeasi l'espressione
di. sardonia rìso 2). Secondo Zenobio Simonide avea fatto
abitar Talo in Sardegna prima di passare in Creta, ove
credè lo Heyne che dovette condurre suoi coloni a Minosse,
1) li cav. Welcker crede che,Si- xaS-aXXóftevov, w; «v xa^ùv, wporfp vi-
ni oni de abbia tratta da poeti più antichi £ófuvov àvatfw l'Trixùay.ovras. Le stesse
i suoi racconti su Talo, ma ne reca un cose ripete Suida sotto la stessa voce
argomeuto che non ci sembra di gran Xapìóvios yt'kws. Vedi il framm. 71 di Si-
forza , fuso cioè della poetica voce monide nella collezione fattane dal sig.
iTnx.'iay.ovras che leggesi in Fozio ed in Schneidewin , e la pag. 801 de' poelac
Suida : vedi la nota seguente. Una voce fyrici graeci del dottissimo Bergli.. Sc-
usata in poesia da Simonide potea esse- condo questa lezione Talo mettea a mor-
re da lui stata scelta piuttosto che sug- te i Sardonii che non voleano traspor-
geritagli da altro poeta. Vedi diegrìech. tarsi presso Minosse : dovrebbe quindi
Tragoed. toni. I p. 74. supporsi ch'egli trovavasi in Sardegna,
2) Fozio p. 5oo giusta la ricevuta mentre ove col eh. Welcker leggasi
lezione : ^apìivios yi\ws. 3$;j<&y/$f)$ TJy p0i;\ó,u£vov in Fozio ed in Suida ( die
Ta'Xwv tÒv 'Rtyais-órwr.rov SapWovs w Griech. Tragoed. t. 1 p. 74 ) questa
/3oyXo,wévc;Ds <iri$v,Msjv,\ wpò;M;vw« ih <!rvp supposizione non più divieti necessaria.
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