14$ QUARANTA
servata da Plutarco *), da Stobeo 2), e da Clemente Ales-
sandrino 3) :
{A yovv rfapotiva, <ravra pot) fo%ou, yovai,
E(py [ttv ovhig, oV/s ou <rov2<, j3po<rwv ,
©aererà/ «r£ <r£xva, a<r£p' au ^rara* vtx ,
Avrog <ti Ovi\o*)iii ' xcti <ra5' a%0ovrou fiporoi
E/? ynv <p£poy<r£<; -yny * ayayxocicejg 5' £p££/
B/ov fcp&tv, w?£ xocp<Xi[/.ov <?axvv,
Kzi «rov f*£v £iyai 5 rov di (tri ' Ti ravrx hi
Xnvuv, àtfzp hi xxrcx. tyvffiv foix.mpxv -,
Auvov yap ovfav vcov avayxaiuv fiporoig.
Deh porgi., o donna , al mio parlare ascolto ?
E conforto n'avrai. D'affanni immune
Uomo al mondo non è : sepolti i figli ,
Ne genera altri, e poi si muore anch' esso.
Pure i mortali fan di ciò lamento
Sempre che terra portano sotterra :
Ma è forza, che ora questa, or quella vita
Vegeti, o cada tronca quasi spiga ,
Che bionda c colma il mietitor recide.
A che vai dunque lamentar gli eventi
A cui natura incsorabil mena?
Nulla giammai di strano in sè contiene
Quello che a noi necessità comanda 4).
i) Op. Mar. pag. 192, ed. Steph. Quel hivov si riferisce alla singolarità
•J) Tit. CVIII. della morie di Oieltc, ed ha lo stesso
3) Stróm. pag. 4g5, ed. Paris. significato, che in Suvtìv av uni.
4) Dalla mia traduzione di Euripide.
servata da Plutarco *), da Stobeo 2), e da Clemente Ales-
sandrino 3) :
{A yovv rfapotiva, <ravra pot) fo%ou, yovai,
E(py [ttv ovhig, oV/s ou <rov2<, j3po<rwv ,
©aererà/ «r£ <r£xva, a<r£p' au ^rara* vtx ,
Avrog <ti Ovi\o*)iii ' xcti <ra5' a%0ovrou fiporoi
E/? ynv <p£poy<r£<; -yny * ayayxocicejg 5' £p££/
B/ov fcp&tv, w?£ xocp<Xi[/.ov <?axvv,
Kzi «rov f*£v £iyai 5 rov di (tri ' Ti ravrx hi
Xnvuv, àtfzp hi xxrcx. tyvffiv foix.mpxv -,
Auvov yap ovfav vcov avayxaiuv fiporoig.
Deh porgi., o donna , al mio parlare ascolto ?
E conforto n'avrai. D'affanni immune
Uomo al mondo non è : sepolti i figli ,
Ne genera altri, e poi si muore anch' esso.
Pure i mortali fan di ciò lamento
Sempre che terra portano sotterra :
Ma è forza, che ora questa, or quella vita
Vegeti, o cada tronca quasi spiga ,
Che bionda c colma il mietitor recide.
A che vai dunque lamentar gli eventi
A cui natura incsorabil mena?
Nulla giammai di strano in sè contiene
Quello che a noi necessità comanda 4).
i) Op. Mar. pag. 192, ed. Steph. Quel hivov si riferisce alla singolarità
•J) Tit. CVIII. della morie di Oieltc, ed ha lo stesso
3) Stróm. pag. 4g5, ed. Paris. significato, che in Suvtìv av uni.
4) Dalla mia traduzione di Euripide.