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Quas imbelle /return torpentibus alluit undis.
Pax secuta locis , et desidis otia vitae ,
Et nunquam turbata quies, somnique peracti,
Nulla foro rabies , aut strictae iurgia leges
Norunt: iura viris solum, et, sine fascibus, aequum.
Quid nunc magnijìcas species, cuìtusque locorum ,
Templaque, et innumeris spatia inleriecla columnist
Et gemmam molem nudi tectique theatri,
Et capitolinis quinquennia proxima lustris ?
Quid laude??i risus, libertate??ique Me?iandri ;
Quam Ro??ia?ius honos et Graia licentia misce?d ?
Che poi il Geografo rammentasse Baia per le sole acque
termali, e non già per le magnifiche abitazioni cominciate a
moltiplicarsi in que'siti non prima de'tempi sopravvenuti a
lui, è verità innegabile. In fatti dagl'imperatori che succe-
dettero ad Augusto, e non a'giorni di Strabonc, furono co-
strutte le superbe magioni di cui parla Giuseppe ebreo, ma-
lamente riferite a Baia da chi della cronologia non fu trop-
po curante l). Eccone il tenore: Bxci'keioi Ss ticriv ounans avtoéi
rfokwriktcri xsx,()Yii/,ivai xarao'xtvotis, <PiXo<ri^nùivrog <ra)\> auroxpa-
ropuiv izazov ^poyiyovorag vrfipfiaXkso-óoti. Vi sozzo a Baia re-
gali palagi adorni di preziose ??iobilie, perciocché ognuno
degVimperatori si è sforzato di superare il suo predecesso-
re. Senza fissare capricciosamente col Morlier 2) ]a data della
morte del Geografo di Amasia , sappiamo con certezza es-
ser lui fiorito attempi di Augusto , avendo conosciuto ed
Elio Gallo e Publio Servilio Isaurico, la cui figliuola a co-
stui fu sposa 3), e lo stoico Atenodoro che in quello impe-
1) Anliq. Ind. lib. XVIII, c. 9. connoissanez des livres. Tom.l, p. io5.
2) Essais de liltérature pour la 3) Suclonio in Aug. c. 62.
Quas imbelle /return torpentibus alluit undis.
Pax secuta locis , et desidis otia vitae ,
Et nunquam turbata quies, somnique peracti,
Nulla foro rabies , aut strictae iurgia leges
Norunt: iura viris solum, et, sine fascibus, aequum.
Quid nunc magnijìcas species, cuìtusque locorum ,
Templaque, et innumeris spatia inleriecla columnist
Et gemmam molem nudi tectique theatri,
Et capitolinis quinquennia proxima lustris ?
Quid laude??i risus, libertate??ique Me?iandri ;
Quam Ro??ia?ius honos et Graia licentia misce?d ?
Che poi il Geografo rammentasse Baia per le sole acque
termali, e non già per le magnifiche abitazioni cominciate a
moltiplicarsi in que'siti non prima de'tempi sopravvenuti a
lui, è verità innegabile. In fatti dagl'imperatori che succe-
dettero ad Augusto, e non a'giorni di Strabonc, furono co-
strutte le superbe magioni di cui parla Giuseppe ebreo, ma-
lamente riferite a Baia da chi della cronologia non fu trop-
po curante l). Eccone il tenore: Bxci'keioi Ss ticriv ounans avtoéi
rfokwriktcri xsx,()Yii/,ivai xarao'xtvotis, <PiXo<ri^nùivrog <ra)\> auroxpa-
ropuiv izazov ^poyiyovorag vrfipfiaXkso-óoti. Vi sozzo a Baia re-
gali palagi adorni di preziose ??iobilie, perciocché ognuno
degVimperatori si è sforzato di superare il suo predecesso-
re. Senza fissare capricciosamente col Morlier 2) ]a data della
morte del Geografo di Amasia , sappiamo con certezza es-
ser lui fiorito attempi di Augusto , avendo conosciuto ed
Elio Gallo e Publio Servilio Isaurico, la cui figliuola a co-
stui fu sposa 3), e lo stoico Atenodoro che in quello impe-
1) Anliq. Ind. lib. XVIII, c. 9. connoissanez des livres. Tom.l, p. io5.
2) Essais de liltérature pour la 3) Suclonio in Aug. c. 62.