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ordine actae (sive litora maris) ad Dicaearchìam, alque
ipsa urbs , quantunque poi al Du Theil tali ade impor-
tassero un come dire rivages delicieux. Per altro a me pare
che amendue andassero lungi dal vero ; poiché le xxvai
mentovate dal Geografo sono le spiagge scogliose , che
veggonsi dopo il Lucrino , prima di Pozzuoli. Cosi Am-
monio l): Axrai xai ùivìg ììiaQspovcriv • axrat piv yap ucriv ol
vrirpudiig roftoi <rng Qz\oc70"ris, Oivig li 61 a^codug. Differi-
scono axrai e éivig: perciocché sono axrai i luoghi petrosi
del mare, e Qivsg gli arenosi. Meglio ne assegna la diffe-
renza Tolommeo l'Ascalonita 2) : Axrcxt (iìv sicriv ol <xs<rpct)fcig
<rotfoi vrapxxiifjLzvQi QotXoi.crcrri avrò <rou ayvvvQou <tce. xv^urct
<rzig tfzrpxig <7rpo<rxpix.o&itzvct ' Qivìs li ol a^ftw&ts alyiaXoi. Si
addimandano axrai i luoghi petrosi adiacenti al mare ,
dal frangersi delle onde che giungono a? sassi ; 6iv&s poi
diconsi i lidi arenosi. Così pure Filone 3) : Axrcci y.ìv ol
nìrpwlug rovroi ìv CuXcccray, Qivig di ol aiyiakoi. Si chia-
mano axrai i luoghi petrosi nel mare , e óivss i lidi. E
lo Scoliaste di Sofocle 4) : Axry 6 xpri^v^lns votog ìv Qakacr-
ctyì } alyiaXog dt 6 im<nlog xai òjj.a'kog. Dicesi ax<rn un
luogo sassoso nel mare , alyioiXog poi un luogo piano e
liscio. Le quali cose pareva che avesse avuto sotto gli
occhi lo Scoliaste veneto , quando scriveva 5) : Aiyiakog
y.iv ovv xoivto upri<roa ovo(i<xri ' xai t<ri vapcc <ro aiav iyyvg akog
tXiiv ' iXu N li^opag <rpng , axry\v , pny[iivx, xai fava. Axryi
ftiv ovv iipnvoti ó tfi<Tp(t)ììv.g aiyiakog, irtxpa <ro aytcrOai xai xXx-
1) nspj Aicttji. pag. 52.
2) Cap. XIV.
3) Lib. Ili, 161.
4) Aj. v. 141.
5) Ad Iliad. A. v. 3i6.
ordine actae (sive litora maris) ad Dicaearchìam, alque
ipsa urbs , quantunque poi al Du Theil tali ade impor-
tassero un come dire rivages delicieux. Per altro a me pare
che amendue andassero lungi dal vero ; poiché le xxvai
mentovate dal Geografo sono le spiagge scogliose , che
veggonsi dopo il Lucrino , prima di Pozzuoli. Cosi Am-
monio l): Axrai xai ùivìg ììiaQspovcriv • axrat piv yap ucriv ol
vrirpudiig roftoi <rng Qz\oc70"ris, Oivig li 61 a^codug. Differi-
scono axrai e éivig: perciocché sono axrai i luoghi petrosi
del mare, e Qivsg gli arenosi. Meglio ne assegna la diffe-
renza Tolommeo l'Ascalonita 2) : Axrcxt (iìv sicriv ol <xs<rpct)fcig
<rotfoi vrapxxiifjLzvQi QotXoi.crcrri avrò <rou ayvvvQou <tce. xv^urct
<rzig tfzrpxig <7rpo<rxpix.o&itzvct ' Qivìs li ol a^ftw&ts alyiaXoi. Si
addimandano axrai i luoghi petrosi adiacenti al mare ,
dal frangersi delle onde che giungono a? sassi ; 6iv&s poi
diconsi i lidi arenosi. Così pure Filone 3) : Axrcci y.ìv ol
nìrpwlug rovroi ìv CuXcccray, Qivig di ol aiyiakoi. Si chia-
mano axrai i luoghi petrosi nel mare , e óivss i lidi. E
lo Scoliaste di Sofocle 4) : Axry 6 xpri^v^lns votog ìv Qakacr-
ctyì } alyiaXog dt 6 im<nlog xai òjj.a'kog. Dicesi ax<rn un
luogo sassoso nel mare , alyioiXog poi un luogo piano e
liscio. Le quali cose pareva che avesse avuto sotto gli
occhi lo Scoliaste veneto , quando scriveva 5) : Aiyiakog
y.iv ovv xoivto upri<roa ovo(i<xri ' xai t<ri vapcc <ro aiav iyyvg akog
tXiiv ' iXu N li^opag <rpng , axry\v , pny[iivx, xai fava. Axryi
ftiv ovv iipnvoti ó tfi<Tp(t)ììv.g aiyiakog, irtxpa <ro aytcrOai xai xXx-
1) nspj Aicttji. pag. 52.
2) Cap. XIV.
3) Lib. Ili, 161.
4) Aj. v. 141.
5) Ad Iliad. A. v. 3i6.