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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 4,2.1852

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Gervasio, Agostino: Intorno ad una iscrizione onoraria di C. Celio Vero questore alimentario: osservazioni; lette nella Reale Accademie Ercolanese
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https://doi.org/10.11588/diglit.14102#0250
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( 242 )

delle corone, e delle collane , dirò soltanto delle falere
e delle armille. Quelle erano borchie, ovver medaglioni
di oro e di argento, e siccom' eran più di numero, veni-
vano insiem congiunte raccomandate a strisce probabilmente
di cuojo, ovvero venivano incastrate in una specie di pet-
torale, e si allacciavano sopra la corazza per poterle as-
sumere e deporlo; il che è stato confermato dal monumento
Promano con varii distintivi militari, scoperto nelle vici-
nanze ili Modena, il qual monumento è stato egregiamente
illustrato dal chiariss. Ab. D. Celestino Cavedoni negli An-
nali dell' Istituto Archeologico di Roma 1). Le amiille
poi secondo le osservazioni del chiaviss. dott. E. Braun ?)
portavansi non solamente a' polsi , ma anche intorno alle
braccia siccome l'usavano i Galli 3), e tal ornamento egli
lo ha scorto nel monumento di sopra citato di M. Pompeo
Aspro 4).

Un altro frammento di antico marmo, espresso nel a. 6.
della tav. IV ci dà notizia di un altro Patrono dell' antica
Avella, il cui nome dalle rimanenti lettere non mi è riuscito
di rilevare.

1) tom. XVI11, 1846, p. 119 a ia8.

2) lòid. p. 352. Queste osservazioni
«sposte sotto il modesto titolo di Nota,
meritano di esser consultate per for-
marsi un' idea chiara di siffatte deco-

razioni militari.

3) Stianone lib. IV. p. 197.Causai).

4) Al nostro Ni Marzio Patrono
degli Avellani sarà posta forse una
delle tre statue incise nella tav. VI''
 
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