( V )
cangelo sita in Sicilia, e propriamente nelle vicinanze di Pe-
tratta. Questo documento così importante, da me osservato in
copia, il di cui originale si conserva gelosamente nell'Archi-
vio di detto monastero, presenta dopo la invocazione e l'epoca
la seguente intitolazione: Ego Rogerius Dei gratta Sicilie,
Apulie et Calabrie Rex, adjutor Christianorum et clypeus,
Rógerii Magni Comitis heres et filius. Termina poi con la se-
guente sottoscrizione in greco : Poyepio? ev j^pirw xcp Ge« cuc-e-
^7)5 x,paToo(xevo<; pr£, /.ai twv ^pt^iavwv $or$oc, ; la quale come
ognun vede non differisce dalla nostra, che per la sola voce
x.paToutaòvo? in vece di apaTcuoq.
Non sarà disgradevole lo aggiungere, che nel suggello
corrispondente leggonsi le parole : Exaltavit me Deus in vir-
tute brachii sui*). Ed in altri simiglianti suggelli, riportati
da'Padri Maurini, oltre la leggenda che hanno nel mezzo: Ro-
gerius Dei grafia Rex Sicilie, Ducatus Apulie et Principalus
Capue; si ravvisano in giro, dove le parole: Dexiera Domini
fecit virtutem, Dextera Domini exaltavit me ; dove le altre
nel mezzo: Ego Rogerius qui supra Dei gratia Dux apulie;
ed in un doppio giro due altre iscrizioni. La prima: Hac cru-
ce signata, stabunt numquam violata. La seconda : Pius et
clemens omni vas Dux semper vivas.
Ma quel che tocca più da vicino il soggetto di questa
memoria è di aver rinvenuto nel campo di altro suggello chia-
ramente il titolo di cui trattiamo. Lo stesso è riportato tanto
da'Maurini, quanto dal Gattola, nella celehre opera intitolata:
Ad hisloriam Abbatìae Cassinensis Accessiones. Ivi leggesi ;
1) Pai. gr. pag. 397, 408, e tav. III.
cangelo sita in Sicilia, e propriamente nelle vicinanze di Pe-
tratta. Questo documento così importante, da me osservato in
copia, il di cui originale si conserva gelosamente nell'Archi-
vio di detto monastero, presenta dopo la invocazione e l'epoca
la seguente intitolazione: Ego Rogerius Dei gratta Sicilie,
Apulie et Calabrie Rex, adjutor Christianorum et clypeus,
Rógerii Magni Comitis heres et filius. Termina poi con la se-
guente sottoscrizione in greco : Poyepio? ev j^pirw xcp Ge« cuc-e-
^7)5 x,paToo(xevo<; pr£, /.ai twv ^pt^iavwv $or$oc, ; la quale come
ognun vede non differisce dalla nostra, che per la sola voce
x.paToutaòvo? in vece di apaTcuoq.
Non sarà disgradevole lo aggiungere, che nel suggello
corrispondente leggonsi le parole : Exaltavit me Deus in vir-
tute brachii sui*). Ed in altri simiglianti suggelli, riportati
da'Padri Maurini, oltre la leggenda che hanno nel mezzo: Ro-
gerius Dei grafia Rex Sicilie, Ducatus Apulie et Principalus
Capue; si ravvisano in giro, dove le parole: Dexiera Domini
fecit virtutem, Dextera Domini exaltavit me ; dove le altre
nel mezzo: Ego Rogerius qui supra Dei gratia Dux apulie;
ed in un doppio giro due altre iscrizioni. La prima: Hac cru-
ce signata, stabunt numquam violata. La seconda : Pius et
clemens omni vas Dux semper vivas.
Ma quel che tocca più da vicino il soggetto di questa
memoria è di aver rinvenuto nel campo di altro suggello chia-
ramente il titolo di cui trattiamo. Lo stesso è riportato tanto
da'Maurini, quanto dal Gattola, nella celehre opera intitolata:
Ad hisloriam Abbatìae Cassinensis Accessiones. Ivi leggesi ;
1) Pai. gr. pag. 397, 408, e tav. III.