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preferenza di tanti altri ricordati da Vitruvio stesso *), vennero
facendo onorata ricordanza 2).
§. 6. Se mi piacesse ricorrere a Plinio 3), non die ad al-
tri, che pure in varia maniera furono interpretali, novello ap-
poggio troverei alla mia asserzione ; ma io mi sono proposto
di trattare la quislione mossa su questa parte del testo di Vi-
truvio con Vitruvio stesso, chè esso architetto perito doveva e
poteva meglio di ogni altro favellare di architettura in un'ope-
ra dettata a siffatto utile scopo, e che un trattato di architettu-
ra universale comprende 4)3 per l'innanzi non mai fatto o im-
maginato s), nel quale mostra ben anche quanto sentisse ad-
hilominus fuisso hominem , et Graeci ser- 3) Epist. lib. II, ep. 17.
monis guaritili, scripta eius, et resìpsae, de ti) Tale divisamente oltre ad apparire
quibus agit, copiose teslantur. Ilaec autem chiaro in ogni parte della sua pregevole
quatenus ad mores. Porro cundem scien- opera, così egli il manifesta nella couchiu-
liam Ulani, quae de natura agit, degustasse, sione del decimo libro: Quas potui de ma-
ex scriplis eius palam cognoscitur. Saepe chinatione expedire rationes, etpacis belli-
enim physicas movens quaestiones , eas sol- que temporibus utilissimas pittavi, in hoc
vere conalur etc. 0. c. T.I, par. I, p. 142. volumine perfeci. In prioribus vero no-
1) Oltre a'tanti, che possonsi riscon- veni de singulis generibus et parlibus com-
trare e nella sua opera, ed appresso il Fa- paravi, ut tolum corpus omnia architectu-
bi *icio ( 0. e t. c, p. 34o e segg.), solo nel rae membra in deceni voluminibus haberet
capo terzo del quarto libro, e nella prefa- esplicata.
zionc del settimo afferma avere avuto tra 5) Cum advertissem ( è Vitruvis , che
le mani da circa quaranta scrittori, che parla a tal modo nella prefazione delìibro
avevano trattato de architectura et de ma- quarto), Imperator, plures de architeclura
chinatione, de'quali dichiara però essersi praecepta voluminaque commenlariorum
servito nella compilazione della sua opera, non ordinata sed imperfeeta, mi particola*
2) Plinio, Histor. natur. lib. XVI, 35 e crralmndas , reliquisse dignam et utilissi-
ma.—Frontino, De aqueductibus art.XXV. mani rem putavi, tantae disciplinae corpus
—Servio, Ad Aeneid.Xl, 43.—Sidonio A- ad perfectam ordinationem ferducere , et
pollinare, Ardi. Epistola VI, 3 et Vili, 6. praescriptas in singulis voluminibus singu-
—Tzetze, Ad Lycophronis Cassandram Va- lorum generum qualilates cxplicare.'E nella
riar. lect. I, 25. prefazione del libro quinto aggiugne : co-
preferenza di tanti altri ricordati da Vitruvio stesso *), vennero
facendo onorata ricordanza 2).
§. 6. Se mi piacesse ricorrere a Plinio 3), non die ad al-
tri, che pure in varia maniera furono interpretali, novello ap-
poggio troverei alla mia asserzione ; ma io mi sono proposto
di trattare la quislione mossa su questa parte del testo di Vi-
truvio con Vitruvio stesso, chè esso architetto perito doveva e
poteva meglio di ogni altro favellare di architettura in un'ope-
ra dettata a siffatto utile scopo, e che un trattato di architettu-
ra universale comprende 4)3 per l'innanzi non mai fatto o im-
maginato s), nel quale mostra ben anche quanto sentisse ad-
hilominus fuisso hominem , et Graeci ser- 3) Epist. lib. II, ep. 17.
monis guaritili, scripta eius, et resìpsae, de ti) Tale divisamente oltre ad apparire
quibus agit, copiose teslantur. Ilaec autem chiaro in ogni parte della sua pregevole
quatenus ad mores. Porro cundem scien- opera, così egli il manifesta nella couchiu-
liam Ulani, quae de natura agit, degustasse, sione del decimo libro: Quas potui de ma-
ex scriplis eius palam cognoscitur. Saepe chinatione expedire rationes, etpacis belli-
enim physicas movens quaestiones , eas sol- que temporibus utilissimas pittavi, in hoc
vere conalur etc. 0. c. T.I, par. I, p. 142. volumine perfeci. In prioribus vero no-
1) Oltre a'tanti, che possonsi riscon- veni de singulis generibus et parlibus com-
trare e nella sua opera, ed appresso il Fa- paravi, ut tolum corpus omnia architectu-
bi *icio ( 0. e t. c, p. 34o e segg.), solo nel rae membra in deceni voluminibus haberet
capo terzo del quarto libro, e nella prefa- esplicata.
zionc del settimo afferma avere avuto tra 5) Cum advertissem ( è Vitruvis , che
le mani da circa quaranta scrittori, che parla a tal modo nella prefazione delìibro
avevano trattato de architectura et de ma- quarto), Imperator, plures de architeclura
chinatione, de'quali dichiara però essersi praecepta voluminaque commenlariorum
servito nella compilazione della sua opera, non ordinata sed imperfeeta, mi particola*
2) Plinio, Histor. natur. lib. XVI, 35 e crralmndas , reliquisse dignam et utilissi-
ma.—Frontino, De aqueductibus art.XXV. mani rem putavi, tantae disciplinae corpus
—Servio, Ad Aeneid.Xl, 43.—Sidonio A- ad perfectam ordinationem ferducere , et
pollinare, Ardi. Epistola VI, 3 et Vili, 6. praescriptas in singulis voluminibus singu-
—Tzetze, Ad Lycophronis Cassandram Va- lorum generum qualilates cxplicare.'E nella
riar. lect. I, 25. prefazione del libro quinto aggiugne : co-