8p
mente solleva gli occhi, accosta una mano al petto, e lascia
cadere» P altra aperta sopra il ginocchio , e mostra di contem-
plare i prodigj predetti da Gabriello , che incominciano ad av-
verarsi . Dirimpetto alla Vergine è seduto Zaccaria , e stassi an-
cor muto scrivendo il nome, che dovrà imporsi al fanciullo ?
che a lui è presentato da una vezzosa donzella , che lo sostie-
ne sulle braccia , e che ha a sinistra una compagna, che curio-
sa s'inchina a spiare qual nome scriva il buon vecchio . Il bam-
binello eh'è retto quasi orizzontalmente da quella giovine don-
na volge indietro la testa con amorevole , e vivace espressione
^ a rimirare Maria. Evvi indietro un altra figura spettatrice del-
la tenera scena , ed in questa ha ritratto la Sig. Kauffman il Sig-
Martinengo , che comandò la cela ; seguendo così il bel costu-
me delPaureo secolo della Pittura, in cui grata Parte ai suoi
Protettori benevoli, n'eternava e nelle tele, e nelle tavole la
memoria .
E1 così semplice, e vera l'invenzione di questa tela, che
l'occhio dello Spettatore resta incantato, e quasi trasportato nel
luogo dell'azione. Sobria, ma elegante è la composizione, e
le figure sono distribuite con bellissimo ordine. Il pensiero, che
ha avuto la Pittrice di far rivolgere il bambinello Giovanni a
riguardar Maria quanto è proprio, e conveniente ad esso, che
nel ventre ancor della Madre erasi mosso a salutare il Signo-
re nascosto nel seno di Maria !
L'espressione delle teste è così chiara , che ai primo guar-
dare il quadro si conoscono la divota contentezza in Elisabetta,
la celeste contemplazione in Maria , la seria riflessione in Zac-
caria , e la fervida curiosità negli Spettatori . Ogni figura ha i
suoi pregj tu' bellezza analoghi al suo carattere . Le forme del-
le teste di Elisabetta , e di Zaccaria conservano quei tratti gran-
diosi , che rispetta sempre nei volti, che furono belli, il tempo
che ne distrugge la venustà . Nobile, e amorosa è la fisonomia
della Vergine, e vezzosissime sono le due giovinette , che si
occupano intorno al pargoletto . Questi, ha veramente una gra-
zia incantatrice , ed un bello nella fisonomia , che subito fa com-
prendere , ch'egli è un bambino superiore alla sfera comune ,
quale appunto dovea essere quegli , di cui non ebbe il mondo
maggiore tra i figli delle donne".
L'esattezza delle proporzioni, la gentilezza del disegno,
i belli , e fàcili partiti dei panneggiamenti corrispondono assai
M
mente solleva gli occhi, accosta una mano al petto, e lascia
cadere» P altra aperta sopra il ginocchio , e mostra di contem-
plare i prodigj predetti da Gabriello , che incominciano ad av-
verarsi . Dirimpetto alla Vergine è seduto Zaccaria , e stassi an-
cor muto scrivendo il nome, che dovrà imporsi al fanciullo ?
che a lui è presentato da una vezzosa donzella , che lo sostie-
ne sulle braccia , e che ha a sinistra una compagna, che curio-
sa s'inchina a spiare qual nome scriva il buon vecchio . Il bam-
binello eh'è retto quasi orizzontalmente da quella giovine don-
na volge indietro la testa con amorevole , e vivace espressione
^ a rimirare Maria. Evvi indietro un altra figura spettatrice del-
la tenera scena , ed in questa ha ritratto la Sig. Kauffman il Sig-
Martinengo , che comandò la cela ; seguendo così il bel costu-
me delPaureo secolo della Pittura, in cui grata Parte ai suoi
Protettori benevoli, n'eternava e nelle tele, e nelle tavole la
memoria .
E1 così semplice, e vera l'invenzione di questa tela, che
l'occhio dello Spettatore resta incantato, e quasi trasportato nel
luogo dell'azione. Sobria, ma elegante è la composizione, e
le figure sono distribuite con bellissimo ordine. Il pensiero, che
ha avuto la Pittrice di far rivolgere il bambinello Giovanni a
riguardar Maria quanto è proprio, e conveniente ad esso, che
nel ventre ancor della Madre erasi mosso a salutare il Signo-
re nascosto nel seno di Maria !
L'espressione delle teste è così chiara , che ai primo guar-
dare il quadro si conoscono la divota contentezza in Elisabetta,
la celeste contemplazione in Maria , la seria riflessione in Zac-
caria , e la fervida curiosità negli Spettatori . Ogni figura ha i
suoi pregj tu' bellezza analoghi al suo carattere . Le forme del-
le teste di Elisabetta , e di Zaccaria conservano quei tratti gran-
diosi , che rispetta sempre nei volti, che furono belli, il tempo
che ne distrugge la venustà . Nobile, e amorosa è la fisonomia
della Vergine, e vezzosissime sono le due giovinette , che si
occupano intorno al pargoletto . Questi, ha veramente una gra-
zia incantatrice , ed un bello nella fisonomia , che subito fa com-
prendere , ch'egli è un bambino superiore alla sfera comune ,
quale appunto dovea essere quegli , di cui non ebbe il mondo
maggiore tra i figli delle donne".
L'esattezza delle proporzioni, la gentilezza del disegno,
i belli , e fàcili partiti dei panneggiamenti corrispondono assai
M