Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Guattani, Giuseppe Antonio [Hrsg.]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 3.1806 [Cicognara, 1324C]

DOI Artikel:
Roma
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.8991#0036
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
«fuesta non era nepput V Aurora, la sognar ano essi , come
le fiere il cacciatore , il pescator le reti. Non contenti di so-
gnarla ne fecero , come vedemmo no" passati fogli , soggetto
grato de' loro scalpelli ; simboleggiandola con Venere , che , Ma-
dre di Amore e di dolcezze , placar si studia il Dio dell' Ar-
mi. Questa ingegnosa plausibile idea , avvalorata da qualche
antico monumento potè ferire contemporaneamente la fantasia
deir urbanissirno non mei che prode scultore Sia-, Kisling,
pensionato Austriaco , perchè vi si applicasse , e vi riuscisse con
un successo il più felice , che possa idearsi - Pruova di ciò
ne sia, Cper chi potesse sospettare in noi ombra di parzia-
lità o prevenzione ) il sapere, che, formato appena il gesso del
Gruppo , ne ha dalla sua Corte ottenuto a vista V ordinazio-
ne di eseguirlo in marmo.

Al solo vederne T incisione fatta da ugualmente nota ,
che maestra mano , troverà il Pubblico conoscitore che nulla
mancavi di ciò che costituisce un elegante e sublime peusiere.
II Gruppo è in grandezza di circa il vero , e fatto perchè resti
isolato ; onde veggasi da tutti i lati , e presenti d1 ogni intor-
no , con variato sempre contrasto di linee , nuovo e piccante
effetto . Marte nudo è situato nel mezzo fra Venere e Amore :
la clamide con suo fermaglio mirasi avvolta al sinistro braccio ,
e pendente al balteo che lega il ferro . Rivolto egli alla bella e
seducente Dea che gli presenta Pulivo simbolo di.Pace , abban-
dona quel braccio , e con esso P arme sterminatrice . Come
gì' Iddìi del gentilesimo si figurarono corporei , e soggetti per-
ciò a tutti gli stimoli e passioni degli uomini, non può Marte
resistere al poter di colei ; w? ammira la bellezza , piega al
suo dire , V abbraccia , e si ricorda che già fu sua dolce amica .
Intanto Amore dalla parte opposta , come il più scaltro , e ar-
dito de1 Numi , sicuro delle arti -della Madre , anziché ino-
peroso restarsi, si vede che tenendo a lei fisso lo sguardo ,
tenta carpire di soppiatto il Parazonio al Nume , e fuggirsi con
esso . Venere altronde si mostra a Marte nel più vago e se-
ducente aspetto . Nuda soltanto dal mezzo in su , in luogo di
diminuire , aumenta all' immaginazione i pregj del suo bel cor-
po . Molto guadagna la sua figura in avere succinte vesti che
cuoprono appena , ma cuoprono ciò che vuole il pudore. Nu-
dipeda è la Dea, e non ha per ornamento che un'armilla al
 
Annotationen