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Guattani, Giuseppe Antonio [Editor]
Memorie enciclopediche romane sulle belle arti, antichita etc — 3.1806 [Cicognara, 1324C]

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Roma
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https://doi.org/10.11588/diglit.8991#0165
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genitori in colloquio nel Paradiso terrestre . Siedono ambedue
sotto l'albero fatale, che porta il vietato' frutto , ed a cui attorti-
gliato vedesi l'astuto rettile 9 che ne ha uno in bocca . Nudi sono
del tutto a riserva della nota foglia di fico , di cui si legge nella
Sagra Bibbia , che si velarono dopo gustato il pomo , fonte
d' ogni malizia , e conoscenza : Cumque cognovissent se esse
nudos ? consuerunt folio, ficus , &> fecerunt sibi perizoma-
la £oQ . Poco importa che sia difficile il decidere se il dialogo
in cui sono i due mal' accorti, s\% quello della seduzione , o
piuttosto quello del pentimento : Vedendosi ancora la nostra
prima Aladre col pomo in mano , ciò farebbe credere , che non
T avessero ancora gustato ; ed allora le foglie di fico non avreb-
bero tanto di convenienza alla Storia , quanto alla giusta de-
cenza dovuta per chi mira il quadro . Ciò che interessa è di
vedere come qui Madonna Eva non è solo la prima , ma la
più bella sembra delle Donne , venute al mondo dopo di lei.
La proporzione in genere del suo corpo è assolutamente la
più gentile che possa avere il bel sesso . Delle parti ciascuna
offre i contorni più morbidi e delicati. Le tinte lucide , le belle
linee che la formano, il vermiglio delle carni 5 il sangue che
perla forza e magia del colore vi circola} compiscono 'l'opera".
Questa tela è anche una prova del pensare di molti , che il
Padovanino facesse donne in leggiadre mosse , e di vaghe for-
me , e ideali , più che Tiziano medesimo Qb} . Di fatti 1' im-
magine della nostra Eva è molto più che un ritratto , o una
fisonomia di donna comune , quantunque bella, delle solite a
vedersi nelle Veneri Tizianesche , e Paolesche ; il profilare del
suo volto sente non poco lo stile e carattere delle statue Gre-
che : il suo petto diresti eh*1 è quello della Venere Medicea . Eva
siede per fianco ? laddove Adamo è posto di faccia, per cui ha
bisogno dell' anzidetta foglia per non urtar la modestia ; Eva
siede sulla foglia di fico, il di cui verde però s'inalza a cam-
peggiare sul bianco latte delle sue carni . Notabile si è la va-
rietà delle tinte , più risentite e scure adoprate nella carnagione
d' Adamo, quantunque giovane, e anch'esso di più tosto ele-
ganti forme . Mirabile è infine il giuoco che su questi due nudi

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00 Genes. Cap. f»

(&) Vedi Lanzi Storia Pittorica dell'Italia . Tom. IL pag. i?Q.
 
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