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Bibliotheca Hertziana [Hrsg.]; Bruhns, Leo [Gefeierte Pers.]; Wolff Metternich, Franz [Gefeierte Pers.]; Schudt, Ludwig [Gefeierte Pers.]
Miscellanea Bibliothecae Hertzianae: zu Ehren von Leo Bruhns, Franz Graf Wolff Metternich, Ludwig Schudt — Römische Forschungen der Bibliotheca Hertziana, Band 16: München: Schroll, 1961

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https://doi.org/10.11588/diglit.48462#0463
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La facciata di S. Giovanni in Laterano e l’architettura. del Settecento

459


328. Vincenzo Nelli, progetto per la facciata principale della
Bas. Lat. Pianta e Alzata. Conc. Clem. del 1705


329. Carlo Fontana, disegno per la facciata principale di San
Giov. in Laterano

Dopo questi tentativi rimasti sempre allo stato d’intenzione venne da Firenze Alessandro Galilei, cui
spettava l’onore di conchiudere l’annosa vicenda, dando alla basilica lateranense, la Cattedrale di Roma,
la solenne facciata (fig. 324), senza dnbbio la piü grandiosa e monumentale ehe sia dato vedere nella
nostra cittä, anche piü grandiosa e maestosa di quella di San Pietro, ehe presenta i ben noti difetti dovuti
alla sua infelice situazione rispetto alla fabbrica precedente e deve sopportare la concorrenza della cupola
michelangiolesca e del colonnato berniniano. La storia di San Giovanni trova del resto riscontro in quella
di San Pietro. Questo, secondo lo spirito del Rinascimento, fu ricostruito senza affatto tenere conto della
primitiva basilica costantiniana; San Giovanni invece, segno della mutazione dei tempi, doveva essere
al piü possibile conservato (cosa ehe il Borromini in realtä non fece). Ambedue ricevettero il loro com-
pimento da artisti divenuti romani solo per la suggestione dell’Urbe: Domenico Fontana ticinese, costrut-
tore della facciata laterale a settentrione; Alessandro Galilei fiorentino, ehe col prospetto orientale
scrive la parola fine alla nuova sistemazione della chiesa e vi aggiunge il gioiello della cappella Corsini.
A sottolineare la corrispondenza tra la Basilica Vaticana e quella Lateranense, voglio ricordare ehe, come
appare dal Diario del Valesio del 1733, si penso d’innalzare davanti alla nuova facciata di San Giovanni,
ancor prima ehe fosse costruita, l’obelisco giacente nel Giardino Ludovisi16 17 18, ehe il Pascoli nel suo «Testa-
mento Politico » proponeva di collocare davanti alla Madonna dei Monti17. Il 14 febbraio 1734 Clemente XII
lo richiedeva per porlo davanti al grandioso prospetto ehe si veniva innalzando18. E, come si ricava ancora
dal citato Diario del Valesio, quando la nuova facciata di San Giovanni era ormai costruita, si pensava di
16 G. Felici, Villa Ludovisi in Roma, Roma 1952, p. 242.
17 (L. Pascoli), Testamento politico d’un Accademico Fiorentino, Colonia 1733, p. 199.
18 G. Felici, op. cit., pp. 242—-243.
 
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