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125

YQtxfifiaTa' (20) xal ortoog aipe&fì civrjQ yoa/i-
uaTogtvXa^, oGtic, rtaqaXcc§mv Sia 2o(<)-
yov naqà %ov smaaiiifov zàv re ósXror

wè'xoVGav ròi vófiov, xal ràv Sia&ijxav f-
ì-vXoyQayirifiévav, xal rò yXoìff(Jóxo/.ior,
xal tee iv avrò) fìvfiXla, (pvXd^si ég 6 xu
òó^H toì xotroì, xal oì'asi irci ròg (SvX-
Xóyog- sì ót x\_a aT\XXov eXr^zai zò xoivóv

35 yoa^fiazoyvXaxa, ànodmGsi Tfò aiQf-
d-évxi /XfT ccvtòv, iv tfvXXóyf'ì, Si ctrroXóyov.

27. C. «loeS-ìj. Quanto ad cdge&eì' per atQeftrj, cfr. Comm.
a col.VI, 29-30, pag. cit. 153-154.

28-29. C. dui XoiTiov. — H. a II y, invece del n, è chiarii;
Fi è errore di scalpellino ». — Non si comprende l'inserzione di
queir f (Ao<(>/o"), se non forse ammettendo che lo scalpellino
avesse già cominciato ad incidere il y (r) e poi trovasse più
regolare e chiaro scrivere in principio della linea seguente yov,
e lasciasse incisa in fine della precedente l'asta del primo y.
Sta evidentemente invece di Xóyov; cfr. Vili, 36 dì clnolnyov.

32. flvf)%,ia (cfr. not. a II, 7). Pure il Coi.Am.br. (1 c.) in
tutte le copie presenta bybaia. — V. Blass, Ausspr. p. 36,
n. 104. — H. « Le ultime lettere aheiez sono il risultato di
una correzione. L' artefice aveva ommesso 1' a dopo il a di
(pvXuZei, e continuato a scrivere alcune lettere".

36. H. « kaaaaon. Non vedonsi i tagli dei due a che pa-
iono dimenticati più che svaniti, come probabilmente anche in
altri luoghi». — La barra dell'a assai spesso nell'epigrafe è
posta molto in alto o molto in basso, per negligenza dello
scalpellino, talora non è quasi visibile.

37. di ànoh'yov corrisponde all' ànodoiasi della linea 35.

126

§ 20. {Eledone e funzioni dell' archivista dell'asso-
ciazione).— Il sopraintendente deve inoltre curare l'ele-
zione di un archivista, il quale riceva da lui per inventa-
rio la tavoletta, che porta inscritti statuto e testamento,
e lo scrigno contenente gli atti, ch'egli dovrà custo-
dire, finché l'associazione lo creda opportuno, e dovrà
portare alle adunanze.

Qualora l'associazione elegga altro archivista, l'u-
scente di carica dovrà consegnare per inventario, in
consiglio, gli atti sopradetti al suo successore eletto.

28-29. un archivista: M. « un custode delle scritture ».—
D. « un conservateur des titres». Cfr. v. 35, e quanto ai titoli
e alle attribuzioni dei capi e degli incaricati dell'associazione,
v. Comm. a col. VII, 17-18, pag. 156-157.

33. gli atti : Per M. jìvfìXia sono i « libri » ; per D. « les
papiers »; credo però, confrontando con la voce yQÙfjficaic a
v. 30, che qui si tratti propriamente dei documenti pertinenti
all'associazione, non di carte in genere. Quanto a yXmaaóxo^iof,
v. Comm. a col. Vili, 25-26, pag. 158.

36. in consiglio: D. « dans une autre assemblée ». È forse
troppo, trattandosi di una qualsiasi tra le fissate, non di una
consecutiva a quella in questione.

IL e TESTAMENTO o' EPIKTETA »
 
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