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195

LA SITO LA ITALICA PRIMITIVA

19*5

Le situle così costruite sono fuori del limite delle nostre
indagini ; sicché ci accontenteremo di ricordare qui gli
esemplari della Certosa di Bologna ('). di S. Polo
d'Enza (2), di Castelvetro (3) ed altre etnische di varia
provenienza (4), nonché alcuni esemplari del Piceno; uno
de' quali ragguardevolissimo, uscito dalla necropoli di
S. Ginesio presso Tolentino e conservato nel museo di
Karlsruhe, si mostra evidentemente il prodotto di offi-
cina greca (5).

In quanto all'uso della situla, come fu sopra osser-
vato, possiamo affermare che servì originariamente ed
essenzialmente per conservare e trasportare acqua od
altri liquidi. Nella tomba, ove si scoprì la situla di
Villanova, fu raccolta l'ansa di una mestola o ramaiolo,
chiamato dal Gozzadini capedo o capeduncula ('), si-
mile a quelle, che si ebbero poi in gran numero anche
dagli altri sepolcreti bolognesi insieme con le stesse
situle (')•

Del resto anche le situle, che nel periodo etrusco
della Certosa di Bologna succedettero alle primitive,
servivano allo stesso uso di contenere liquidi ; come ne
fa fede il fatto, che nelle singole tombe della Certosa

(') Zannimi, Gli scavi della Certosa, tav. XIX, flg. 3; L, 18;
LIV, 5; LXHI, 7; LXIV, 7; CXL, 9. Due di queste situle, la
seconda e l'ultima, hanno la schietta forma di un tronco di cono.

(2) Chierici, Strenna del Bull, di paletn. ital. pel 1876,
tav. I, fig. 30; dr., p. 17. E una delle situle del pozzo sepolcrale
n. 1, diversissima per la tecnica non che per la forma dalle altre
trovato nel medesimo pozzo e registrate nella nostra statistica.

(3) Crespellani, Scavi nel Modenese, tav. II, fig. 1(1; cfr.
p. 5 e 9; Notizie degli scavi 1879, p. 198, 199.

(') Cfr. Museo Gregoriano, I, tav. IV, fig. 1 ; Vili, fig. 3,
3 a, 4. Schumacher, Beschreibung der Sommi, ant. Bronzen su
Karlsruhe, n. 633, 635, 636, 637; tav. IX, fig. 9-12. Il n. 637
ha forma conica, come le due della Certosa sopra citate.

(5) Silveri-Gentiloni, Notizie 1886, tav. I e p. 41, fig. B. Schu-
macher, Beschreibung, n. 632; tav. IX, fig. 8, e tav. XVIII; Fine
prànest. Ciste, figura a p. 77 ; cfr. p. 76, nota 9. Dello stesso
genere è una situla scoperta a Offida e descritta dall'Allevi nelle
Notizie 1877, p. 113-114. Anche una situla di Fano accennata
nelle Notizie 1877, p. 108 dall'ispettore Masetti « con due ma-
nichi semicircolari in forma di due serpi » spetta probabilmente
alla stessa classe di vasi.

(6) Gozzadini, Di un sepolcreto etrusco scoperto presso Bo-
logna, tav. V, fig. 13 ; cfr., p. 24. Lo stesso, La nécropole de
Villanova, p. 67.

(7) Intorno agli scavi Arnoaldi, tav. Vili, fig. 9; cfr.,
p. 35. Due di cotesto capeduncole erano anche nella tomba del
predio Caprara n. 39 contenente due situle. Cfr. Brizio, Notizie
1889, tav. I, fig. 37 : p. 31, n. 3-4. Cfr. anche Sacken, Das
Grabfed von Hallstatt, tav. XXV, fig. 4.

si trovò ordinariamente una situla insieme ad una cop-
pia d'attignitoi e ad un'oinochoe od olpe(')-

Ma, ritornando alle situle arcaiche, abbiamo ulte-
riori argomenti per comprovare l'uso sopra indicato.
Nella seconda zona della situla di Watsch (2) compare
un uomo stante, che si fa innanzi ad uno seduto in atto
di suonare la siringa e gli presenta da bere in un ra-
maiolo o simpulum, che solleva con la mano sinistra.
Ora, nella destra stesa in giù quell'uomo regge una si-
tula di forma conica fornita di piede e di manico gire-
vole dalla quale ha senza dubbio attinto la bevanda
(fig- 1).

Fig. 1. - Da Hochstetter, op. cit. sopra, col. 189, nota 2.

Sulla situla di Kutt'arn ricorre un gruppo assai
simile a quello della situla di Watsch, non ostante la
diversità dei costumi e degli atteggiamenti : un gruppo
che non si può a meno di ricondurre ad uno stesso e
comune prototipo. Un uomo, recante con la sinistra una
situla e con la destra protesa un simpulum, presenta
da bere ad un altro seduto, che tiene con la dritta
una ciotola. La situla è riprodotta qui con minore esat-
tezza, non avendo forma conica, ma piuttosto panciuta
e restringendosi eccessivamente nella parte inferiore.

Nella terza zona della situla della Certosa ( ') ve-
desi parimente una situla, sospesa nell'alto al disopra
del ricco bisellio, ove siedono due suonatori, e sulle
cui sponde stanno in movenze animate due saltatori o
mimi. Come ha osservato saggiamente l'Orsi (5), quel

(•) Tutte le situle citate nella nota 1 della col. preced. si
scoprirono nelle singole tombe unitamente ai detti vasi. Cfr.
Zannoni, op. cit., tav. XIX, fig. 5, 8-11 ; L, 3, 19 ; LIV, 11, 12,
15-17; LXIII, 4, 6; LXIV, 3, 5 ; CXL, 10, 12, 20, 21. La stessa
riunione di una situla con l'oinochoe e il simpulum riscontrai
in quel piccolo gruppo d'oggetti scoperti a Borsea presso Ro-
vigo, di cui detti notizia nei Rendiconti della E. Accademia dei
Lincei, s. 5*, v. I (1892), cfr. p. 276-277.

(2) V. sopra, col. 189.

(3) V. sopra, col. 189.

(4) V. sopra, col. 172.

(5) Orsi, Atti e Memorie della Deputazione di storia patria,
per le Romagne, s. IIP, voi. I (1883), p. 359.
 
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