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STUDIATA SPECIALMENTE IN ESTE

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Siamo lieti di divulgare qui (fig. 30) una delle situle
scoperte uella necropoli di Golasecca: quella del Laz-
zaretto ('), che è tuttora inedita e di cui un disegno ci
fu fornito dalla cortesia amichevole del Castelfranco.
Essa offre la singolarità, che nel restringimento supe-

Fig. 30. — Da disegno.

riore del corpo del vaso è modinata di tre cordoncini sbal-
zati. Per il quale particolare la situla si riscontra a
quella di Trezzo (2) e a quella di Verino uscita dalla
tomba n. 48 (:)).

Altri due esemplari notevoli per le varianti che
presentano dirimpetto al tipo comune sono quello in-
scritto di Cembra (4) e quello di Dercolo (5). Il primo
alto m. 0,28 (fig. 31) ha un profilo spiccatamente fles-
suoso molto concavo nella parte inferiore, dilatato e
rigonfio nel ventre, e di nuovo restringentesi nell'alto
con una curva graziosa per formare il collo. Somiglia
in ispecie alla situla atestina n. 1378 (fig. 27), uscita
in luce dalla tomba di villa Benvenuti n. 69; ma è
più svelta ed elegante. La seconda situla di tipo singo-
lare è quella di Dercolo (fig. 32). Consta di una lamina
trapezoidale, che riunita con una serie verticale di
chiodi forma il corpo conico del vaso e d'una seconda
lamina, che forma la parte superiore rientrante del
vaso stesso, unita alla prima per una serie di chiodi
orizzontali : struttura codesta, di cui non offre esem-

(1) V. sopra, col. 181.

(2) V. sopra, col. 180.

(3) V. sopra, col. 188.

(4) V. sopia, col. 183.

(5) V. sopra, col. 183.

pio nessun'altra delle situle registrate da noi. Il fondo
fatto d'una lastra circolare * s'insinua in un accartoc-

Fig. 31. — Da Oberziner, op. cit. sopra, col. 183, nota 2.

Fig. 32. — Da Oberziner, op. cit. sopra, col. 183, nota 3.
 
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