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269

MISCELLANEA EPIGRAFICA

270

1. 3. Si conferma la correzione del Philologus, XXIV
(1866), p. 363: ZTE*ANH4>0|[p»;J(r«c... invece della
lezione del Ross ZTE*ANO<ì>0|rje»;]a'«c.....

1. 5. 'Idajpvi. Ricorre questo nome di frequente
in iscrizioni di Amorgos (Ann. Lisi., 1864, p. 97 ; 'A&fjv.,
II, p. 408, 1. 6; B. C. IL, XV, (1891), p. 574, 1. 44;
p. 599, n. 31. Per Avq. Oeóóorog v. note all'epigrafe
n. 1 (Arkcsine), pag. 261, v. 13.

1. 11. Si vedono prima dell'E le traccie chiare del N
di àvt^ttxa. li intera parola è scolpita sul margine
della cornice inferiore, così a 1. 8 e 1. 10 1' ultima
lettera è scolpita sul margino della cornice destra.

Nota al B. C. IL (1884), p. 444. — Piccola stela
di marmo grigiastro, con lettere di tempo piuttosto
tardo, di esecuzione imperfetta. Ora nel //^iiciQxeTor.
11 prof. Halbherr la vide murata in una casa di Amor-
gos: alt. 0.40'", largii. 0.22"1. v. 2. Halbherr legge
cpAABIE, come vi fosse (Dlàfiig accanto a <l>lrcpiog. Così
AylbìxnoK o 'Ayhiìx^Qiog ([. G. A., 389. cfr. Roberts,
Introd. (o greek epigr., p. 189, n. 158 e).

Note al B. C. IL, 1892, fase. 1V-V, p. 275-276. —
11 eh. prof. Homolle pubblica l'epigrafe da una copia
dei dott. Radot e Paris, e la supplisce in un modo che
nei concetti generali è molto ingegnoso e verosimile ;
mi permetto però qualche osservazione suggerita dalla
copia del eh. prof. Halbherr.

/.PIAHMIOYPro
THIPOAOYGPAZcj
PPOTEPAIAOIAN.'I
TOYAHMOYKATA
KPITOYAPHNOPA
K AED.NOI ITAi'A
PION ETAANEISC
PEAflKENHD
CULT H £ A

Il frammento fu scoperto a Minoa ed ora trovasi
iu casa del Ihcrmng A. llQnoivoc. E di marmo grigio,
alt. 0.2051", larg. 0.20m; lett. alt. 0.012-0.015'". La
lastra è integra nel lato superiore, frammeutosa a de-
stra e in basso, un po' sfaldata iu alto a sinistra e
lungo il lato sinistro.

1. 1. _niAHMIOYPro. In line dopo l'O appare il
seguo di un Y; quindi f\nì òi^uovoyo^ìi. C'è il posto

por Ve iniziale; il margine superiore della pietra es-
sendo intatto e non iscritto, non si può, secondo la
copia dello Halbherr, supplirvi una intiera linea, come
suppone l'Homolle, ènì ctQxonoc iv 'AQx&fivrjt %ov òtì-
rog, sv 'Afftvrraknìn (?) sJ\7tì óafiiovQyov ecc. ... —
Leggesi chiaro órji.uoi>Qyo[_v coli'/, nella prima sillaba,
quantunque contro l'uso di altre iscrizioni d'Amorgos
(I), C. IL, Vili (1884), p. 26 B, 1. 6 e segg.). - Il
supplemento sarebbe piuttosto sull'esempio di iscrizioni
di Naxos (Rhein. Mas., N. S., II (1843), p. 99) ini
òrjfiwvQyov (tov deTrog), IsQswg Sì Trjg 'Puòov, e quindi
qui, come ben supplisce l'Homolle, non trattandosi di

cose sacre o votive: Unì aiQmfjymi óè^\\ irjg 'Porlo/1.....

1. 2. Aggiungo pei rapporti con Rodi : Ross, L. G. L,
III, p. 58, Ardi. Zeit., I, p. 107; A. M., XI (1886),
p. 81-83.

1. 5. .. . xqltov. I nomi conosciuti finora nollc iscri-
zioni d'Amorgos uscenti in — xqixov sono: AazvxQiiog
(B. C. IL, XV (1891), p. 599, n. 30); "Eyxonog (lì.
C IL, Vili (1884), p. 449,1. 13) ; Ev^irog (lì. C. IL.,
XII (1888), p. 234, n. 5); Gtóxonog (A. AL, 1886,
p. 102, 1. 7; AO>]r., X, p. 532, n. 9, 1. 26-27); II«y-
xouog (C. L G., II, add. 2264/, 1. 11; 'A&rjv., 11,
p. 408). Kqkog finora non è apparso in iscrizioni di
Amorgos, KQkiog ricorre in Rhein. Mus., XXII (1867),
p. 280, n. 279. — 'Ayrjvwq ricorre in AVijv. X (1882),
p. 537, 1. 28 (Arkesino); A. ¥., 1886, p. 102, 1. 12. —
Deve seguire il posto per il patronimico A\_...., e
per un altro nominativo che ha per patronimico il KXtta-
rog della 1. 6 ; nulla però ci autorizza a supporre l'epi-
grafe così estesa verso destra, corno indicano special-
mente le 11. 1-4 del supplemento dello Homolle.

1. 8. La copia dello Halbherr non ci autorizza a
supplire // [nóXig rt 'AQxsaivémv. L'epigrafe del resto
fu trovata a Minoa.

1. 10. Sotto la linea 9, appaiono traccie irricono-
scibili di altre lettere, e l'epigrafe quindi continuava,
il che fa supporre una diminuzione nella larghezza
piuttosto che nell'altezza, essendo il senso, si può diro,
compiuto.

MELOS.

N. 1. Melos. — Epigrafe arcaica scolpita a tratti
profondi e sicuri entro due scanalature consecutive
di una colonnina dorica, di bel marmo greco sacca-
 
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