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Patroni, G.: Un villaggio siculo presso Matera: Nell'antica Apulia
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9302#0250
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UN VILLAGGIO SICULO PRESSO MATERA
484
particolarità di avere un beccuccio riunito al labbro
da un ponticello, in modo che serve pure da ansa. Il
secondo è una coppa o ciotola senza manichi, fornita
però di bitorzoli.
cata frammentaria e priva del manico (come fig. 89) ;
vari frammenti di ciotole, capeduncole, bacinelle, vasi
a pareti grosse ecc., che non si sono prestati alla ri-
composizione.
Fio. 75. 1:1
Analogo al primo è l'orciuolo completato nella
fig. 73 da un frammento che ce ne dà la sagoma e
l'ansa. Questa però non è forata in modo da poter ser-
vire anche da beccuccio.
Analoga alla seconda è invece la ciotoletta rico-
struita interamente da frammenti e riprodotta a fig. 74,
di una forma che ricorda alcuni nostri abbeveratoi
d' uccelli. Varia il tipo, assumendo una forma quasi
cilindrica, ma si rannoda alla stessa classe il vasetto
fig. 75, pure ricomposto da frammenti.
Una ciotola con ansa a nastro, ricostruita, è qui
aggiunta a fig. 76.
Un solo frammentino di ceramica rustica ad im-
pasto rossastro, forse casualmente capitato nella tomba,
esibisce parte del labbro di una specie di tazza con
bitorzolo. Di impasto eccezionalmente giallognolo
chiaro è poi il frammento fig. 78 con sporgenza mammil-
lare e rozzi intacchi a stecco eseguiti nella pasta cruda.
Fra la suppellettile figulina della cella sono di
particolare importanza per la loro mole i due grandi
vasi riprodotti nelle fig. 79 e 80. La loro ricostru-
zione da minuti frantumi, pazientemente studiati nelle
giunture, è un merito particolare del sig. Edoardo
Bramante, abilissimo restauratore ; ognuno conosce poi
Fig. 76. 1:4
Si ebbero poi frammenti di un vaso analogo a
quello rappresentato dalla fig. 86; parte del collo di
un vaso ad olla (fig. 77); altro frammento simile di
vaso più piccolo; una tazzina o capeduncola umbili-
la difficoltà di salvare vasi preistorici così grandi ; e
questi saranno sempre prezioso ornamento della nuova
collezione paletnologia dell' Italia meridionale, da me
iniziata nel Museo Nazionale di Napoli.
UN VILLAGGIO SICULO PRESSO MATERA
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particolarità di avere un beccuccio riunito al labbro
da un ponticello, in modo che serve pure da ansa. Il
secondo è una coppa o ciotola senza manichi, fornita
però di bitorzoli.
cata frammentaria e priva del manico (come fig. 89) ;
vari frammenti di ciotole, capeduncole, bacinelle, vasi
a pareti grosse ecc., che non si sono prestati alla ri-
composizione.
Fio. 75. 1:1
Analogo al primo è l'orciuolo completato nella
fig. 73 da un frammento che ce ne dà la sagoma e
l'ansa. Questa però non è forata in modo da poter ser-
vire anche da beccuccio.
Analoga alla seconda è invece la ciotoletta rico-
struita interamente da frammenti e riprodotta a fig. 74,
di una forma che ricorda alcuni nostri abbeveratoi
d' uccelli. Varia il tipo, assumendo una forma quasi
cilindrica, ma si rannoda alla stessa classe il vasetto
fig. 75, pure ricomposto da frammenti.
Una ciotola con ansa a nastro, ricostruita, è qui
aggiunta a fig. 76.
Un solo frammentino di ceramica rustica ad im-
pasto rossastro, forse casualmente capitato nella tomba,
esibisce parte del labbro di una specie di tazza con
bitorzolo. Di impasto eccezionalmente giallognolo
chiaro è poi il frammento fig. 78 con sporgenza mammil-
lare e rozzi intacchi a stecco eseguiti nella pasta cruda.
Fra la suppellettile figulina della cella sono di
particolare importanza per la loro mole i due grandi
vasi riprodotti nelle fig. 79 e 80. La loro ricostru-
zione da minuti frantumi, pazientemente studiati nelle
giunture, è un merito particolare del sig. Edoardo
Bramante, abilissimo restauratore ; ognuno conosce poi
Fig. 76. 1:4
Si ebbero poi frammenti di un vaso analogo a
quello rappresentato dalla fig. 86; parte del collo di
un vaso ad olla (fig. 77); altro frammento simile di
vaso più piccolo; una tazzina o capeduncola umbili-
la difficoltà di salvare vasi preistorici così grandi ; e
questi saranno sempre prezioso ornamento della nuova
collezione paletnologia dell' Italia meridionale, da me
iniziata nel Museo Nazionale di Napoli.